Marinella, la beffa della mandria: un mese per salvare l’azienda

Mucche vendute a imprenditori bresciani, ma restano nella tenuta

Le mucche di Marinella ora sono bresciane: scaduto il mese rischiano di essere trasferite

Le mucche di Marinella ora sono bresciane: scaduto il mese rischiano di essere trasferite

Sarzana, 1 marzo 2018 - La trattativa per la vendita delle mucche di Marinella si è conclusa ieri pomeriggio. ‘Affare fatto’ tra gli allevatori bresciani pronti ad aumentare le loro mandrie e il liquidatore della Srl che gestisce l’azienda agricola Davide Piccioli. Ma fino alla fine di marzo, almeno in apparenza, niente cambierà a Marinella: le mucche resteranno nelle stalle della fattoria, il lavoro sarà ancora garantito dai dipendenti di Marinella, l’azienda bresciana manderà il foraggio e rivenderà il latte alla stessa azienda agricola che continuerà a venderlo come sempre. Un mese che si spera possa bastare per chiudere le trattative di vendita diMarinella Spa, oltre che della fattoria.

Tira un sospiro di sollievo il sindaco Alessio Cavarra il cui appello è rimasto inascoltato ma che parla di «un altro passo in avanti per la salvezza dell’azienda agricola di Marinella». «Venerdì sera la fine dell’azienda agricola di Marinella sembrava una cosa fatta – spiega il sindaco –. In atto c’era la vendita dei 640 capi di bestiame, al costo di 358 mila euro. Gli acquirenti sono un gruppo di allevatori che operano da decenni nel bresciano: Roberto Babboni, Andrea Clamer e Nello Galloni. Poi la svolta che ha permesso alla fattoria di essere operativa ancora per un mese, in attesa che si facciamo avanti i compratori. E’ stata una vera e propria lotta contro il tempo prima che la mandria  fosse trasferita, il che avrebbe significato la fine della fattoria, ho chiesto 48 ore e in quel poco tempo siamo riusciti nell’impresa di dare ancora respiro e sperare che si concluda l’operazione vendita».

Cavarra ringrazia per l’aiuto «Roberto Marrani, Paolo Bernardini e Umberto Venturini che sono stati in questo ultimo periodo al mio fianco». Ma sottolinea che «c’è stata una mobilitazione generale da parte di Unione industriali, associazioni di categoria, privati, per riuscire a bloccare il trasferimento delle mucche. Addirittura avevano preparato tutta la documentazione per comprare noi la mandria e provvedere al loro sostentamento per un mese». Poi la decisione degli acquirenti bresciani di accettare la condizione che le mucche restino a Marinella fino alla fine di marzo perché l’attività non venga interrotta. «Ora la speranza – continua Cavarra – è che si riesca nei 30 giorni a definire la vendita. Sono rimasto colpito dalla solidarietà che abbiamo ricevuto. In molti hanno dimostrato quanto la fattoria di Marinella sia importante per l’intero comprensorio».

Il liquidatore dell’azienda agricola Davide Piccioli conferma l’operazione ma mantiene segreti i dettagli. «Posso solo dire che la mandria è stata venduta con contratto firmato   per rispetto delle parte sociali però  prima  di entrare nei dettagli verrà comunicata l’operazione in tutte le sue parti questa mattina ai lavoratori nel corso di un’assemblea».

Confermato che fino a fine marzo il latte sarà venduto e commercializzato, i lavoratori riceveranno regolarmente lo stipendio e proseguiranno le trattative per la vendita. «Sicuramente una notizia positiva – dice Luca Comiti (Cgil) – anche se temporanea, ci da un pò di sollievo. Resta da capire e valutare cosa accadrà fino al 30 marzo, se ci sarà l’acquisizione definitiva. Arrivare a fine mese e far decadere tutto è come non aver fatto nulla». Intanto al tavolo delle trattative a questo punto sembra restare solo la White Holding del gruppo Volpi presieduta da Stefano Chisoli, visto che Renovo Spa era interessata solo all’affitto dell’azienda agricola. Ora, oltre che con Marinella spa, ci sarà dunque da trattare con gli allevatori bresciani.