Movimenti sospetti sott’occhio. Il controllo di vicinato va in chat

Gruppi telefonici per scambio informazioni: già 40 le adesioni

Ladri

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Ameglia, 20 gennaio 2018 - NESSUNA AZIONE individuale che possa oltrepassare i confini della legge ma tanti occhi ben aperti in grado di scorgere movimenti sospetti. Il gruppo di controllo nasce per ora ad Ameglia ma ha come obietttivo quello di cercare punti di contatto in tutte le frazioni del territorio amegliese in modo da creare una rete utile a fornire informazioni e tenere alte le antenne dell’attenzione.

IL PROBLEMA dei furti è molto sentito anche ad Ameglia anche se, cifre alla mano, come ha ricordato l’altra sera il sindaco Andrea De Ranieri in un incontro organizzato al bar Mirò la situazione non sembrerebbe preoccupante. Però non sono i numeri a garantire la serenità: di fronte a voci e qualche incursione o tentativo di furto i cittadini vogliono garantirsi la tranquillità. E per questo hanno lanciato l’idea di creare gruppi telefonici da utilizzare per scambiare informazioni e soprattutto indicando un referente comunicare direttamente con le forze dell’ordine.

La modulistica per iscriversi alla chat è già disponibile al bar Mirò e già una quarantina di residenti hanno aderito al servizio in attesa di estenderlo anche alle altre frazioni. Intanto il 26 gennaio in municipio il sindaco ha convocato un’assemblea pubblica alla presenza dei rappresentanti dei carabinieri per illustrare i termini di realizzazione dell’idea e soprattutto i confini entro i quali muoversi. «Quello che abbiamo voluto chiarire già l’altra sera – ha spiegato il sindaco Andrea De Ranieri – è la finalità del gruppo di vicinato.

Non ci sono ronde né azioni individuali ma semplicemente un passa parola in caso di sospetti su furti e presenze sospette tenendo ben presente che i carabinieri sono il punto di riferimento. I volontari devono garantire un supporto ma soltanto attraverso le informazioni. I furti ci sono stati e rappresentano un forte disagio ma sono in percentuale molto ridotta rispetto al resto della Provincia. Dobbiamo evitare le esagerazioni e soprattutto che questo servizio venga mal interpretato. L’incontro del 26 sarà utile anche per stabilire le regole dell’azione ascoltando dai carabinieri le azioni da seguire per essere utili e non creare ulteriore allarmismo».

m.m.