La tesoreria comunale resta a Credit Agricole

Gli uffici hanno proceduto all’affidamento fino al 31 dicembre del 2024. Una sola offerta valida dopo le precedenti procedure andate deserte

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Il Comune di Vezzano ha accettato l’offerta presentata da Credit Agricole spa il 15 dicembre scorso affidandogli il servizio di tesoreria comunale per il periodo dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2024 (con possibilità di ripetizione del servizio per ulteriori anni 3 e quindi fino al 31 dicembre 2027). Credit Agricole stava già svolgendo il servizio in regime di proroga fino al 31 dicembre 2022 dato che erano andate deserte le precedenti procedure a evidenza pubblica.

L’affidamento prevede un corrispettivo annuo per il servizio di 12 mila euro senza addebito di commissioni all’ente per bonifici; nessuna commissione per l’esecuzione dei pagamenti nei confronti dei beneficiari titolari di conto corrente presso l’istituto di credito del tesoriere o presso istituti di credito diversi dal tesoriere e per i pagamenti effettuati on line o con altri canali. L’affidamento è stato formalizato con determina 56 del 16 dicembre del responsabile del servizio tesoreria a seguito di avviso di manifestazione di interesse.

L’avviso per manifestazione di interesse era stato emanato l’11 ottobre scorso. Alla scadenza del 31 ottobre erano state protocollate due manifestazioni di interesse: Credit Agricole spa e Intesa San Paolo spa. L’offerta di Intesa San Paolo è stata giudicata non conforme a quanto prescritto dall’avviso in quanto subordinata alla accettazione di modifiche alle condizioni stabilite dall’ente. E’ rimasta valida la sola istanza di Credit Agricole spa per cui il Comune ha proceduto all’affidamento.

La precedente convenzione con l’istituto bancario Carispezia, ora Credit Agricole Spa, era scaduta a fine dicembre del 2017. Era quindi stato approvato un nuovo schema di convenzione che avrebbe dovuto essere valido dal 2018 al 2020 e gli uffici del servizio finanziario avevano messo in piedi 3 procedure di gara per l’affidamento dell’appalto. Tutte deserte. Ci hanno riprovato nel 2019, stavolta con affidamento diretto. Un altro buco nell’acqua. A novembre del 2020 il Comune prova a cambiare lo schema di convenzione e il metodo di affidamento del servizio di tesoreria provando a coprire il periodo 2021-2024 ma le due gare sono andate deserte. Nel frattempo si è andati avanti a colpi di proroghe con il Credit Agricole spa, che lo aveva in carico fino alla fine del 2022 appunto. Certo, si può andare ancora in proroga ma non è questo il metodo giusto e così in autunno gli uffici di palazzo civico hanno iniziato a lavorare su un nuovo affidamento a partire da gennaio del 2023 sfruttando anche le possibilità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che in deroga alla normativa alza la soglia per l’affidamento diretto di servizi e forniture da 40mila a 139 mila euro.

D’altronde, come riportano gli uffici, "da diversi anni, l’ambito delle Tesorerie per gli enti locali sta attraversando una profonda crisi evidenziata dal manifestarsi del fenomeno delle ‘gare deserte’". Insomma, gli istituti di credito non sono interessati a svolgere il servizio ed è per questo che il Comune ha riprovato a lanciare l’esca in mare, con una manifestazione di interesse che di fatto ha avuto una sola risposta utile.