La siccità inizia a creare problemi Stop all’uso di acqua potabile per irrigare o lavare auto e cortili

Consentito solo l’impiego alimentare e sanitario. Multe fino a 500 euro

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Un freno al consumo dell’acqua potabile. Per scongiurare il rischio di una diminuzione della portata idrica il Comune di Luni è corso ai ripari disciplinandone il consumo e di conseguenza vietandone l’uso non alimentare. Il sindaco Alessandro Silvestri ha firmato l’ordinanza con la quale ha imposto la razionalizzazione della preziosa risorsa messa in pericolo dal prolungato periodo di siccità iniziando a vietare gli usi impropri. Ovvero tutte quelle azioni, comunque necessarie come la cura degli orti, che in questo momento però devono essere evitate con l’acqua del rubinetto ma possono comunque proseguite con riserve attinte da pozzi oppure altre risorse quale ad esempio il canale di bonifica del Canale Lunense. Per i trasgressori possono scattare sanzioni fino a 500 euro.

La razionalizzazione dell’acqua potabile sarà in vigore fino al 30 settembre. Fino a quella data, salvo revoca, l’acqua potabile potrà essere utilizzata soltanto per scopi alimentari e igienico-sanitari mentre verrà vietata per procedere alla annaffiatura e irrigazione di giardini e prati privati; lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio autoveicoli a esclusione delle ditte di autolavaggio mezzi autorizzate; riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili; riempimento piscine private. Il provvedimento è stato adottato, come viene specificato nell’ordinanza, per "la necessità di tutelare le risorse idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi per attività turistiche e irrigue". L’ordinanza si allinea alla raccomandazione della Regione.