La rotatoria diventa definitiva. "Chi ha verificato che funziona?"

Secondo l’assessore Campi l’esperimento è andato bene. Ma la consigliera Casini vuol. sapere chi ha svolto lo studio

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Il test, durato oltre un anno con non poche polemiche, è stato superato con successo. Parola di amministrazione comunale. Sarzana è pronta a dire addio alla fase sperimentale della rotatoria provvisoria di piazza San Giorgio per passare alla sua installazione definitiva. Il dirigente dell’area tecnica Giovanni Mugnani ha affidato all’ingegner Giovanni Zammori l’incarico per la progettazione esecutiva, direzione lavori e contabilità dei lavori di realizzazione per una spesa totale di circa 7mila euro. Entro la fine di dicembre, stando al cronoprogramma, dovrebbero essere consegnati gli elaborati, mentre l’affidamento dei lavori viene previsto intorno alla metà del mese di gennaio. "L’esperimento avviato per volontà dell’assessore Stefano Torri – ha spiegato ieri l’assessore ai lavori pubblici Barbara Campi – ha quindi superato il periodo di valutazione con esito positivo: la rotatoria di prova ha permesso di fluidificare il traffico nelle zone interessate, di eliminare i tempi di attesa e di ridurre la concentrazione di gas di scarico in un’area centrale della città. Ora diamo il via ad un progetto definitivo che vuole regalare alla piazza un restyling di qualità, come merita la porta di ingresso al centro storico".

Tutto bene? Qualcosa fa ancora storcere il naso alla consigliera di opposizione Beatrice Casini. "Mi fa piacere che la mia interrogazione abbia contribuito a far luce sulla vicenda della rotatoria di piazza San Giorgio – ha commentato ieri la capogruppo di Sìamo Sarzana –. Facciamo però parlare i numeri: la fase sperimentale ci è costata 25 mila euro e senza tener conto della spesa delle para-pedonali, a cui andrà aggiunta la somma per l’installazione definitiva". Ma non è tutto perché secondo la consigliera d’opposizione è anche un altro il dato che manca, non di poco conto. "A me la rotatoria non piace, ma poco importa – ha proseguito Casini –. Chi ha stabilito che la fase sperimentale è stata superata con successo? A chi è stato affidato lo studio viabilistico e quali sono gli esiti? Non può essere né il dirigente Mugnani, né l’amministrazione stessa a sancire il successo o meno dell’esperimento, ma lo studio deve essere affidato ad un organo competente".

Elena Sacchelli