Orrore a scuola. Insetti nel cibo dei bambini. La ditta rischia l’appalto

Nonostante le scuse e l’autodenuncia all’Asl, il sindaco Ponzanelli vuole andare in fondo

Mensa scolastica (Germogli)

Mensa scolastica (Germogli)

Sarzana (La Spezia), 8 febbraio 2019 -  Reazioni a catena dopo la scoperta di insetti nel cibo dei bambini della scuola di Santa Caterina a Sarzana che ha un totale di 99 alunni. L’allarme è arrivato  mercoledì da alcuni bambini, hanno fatto notare  alle maestre  che nella pietanza portata a tavola c’erano anche insetti.  I campioni sono stati prelevati dai tecnici dell’Asl per analizzarli. Furente la reazione sui social dei genitori. L’associazione per i diritti dei nostri figli ha invitato tutti i genitori ad aderire alla loro iniziativa. «Da lunedì – afferma infatti  l’associazione –  manderemo a scuola i nostri bambini con un pasto pronto per protestare  nei confronti della Cir. Da mesi ormai riceviamo segnalazioni da parte di diverse scuole: adesso basta».

Ieri il sindaco Cristina Ponzanelli ha immeditamente convocato una riunione alla presenza  dei rappresentanti dei genitori, della Cir, del dirigente scolastico Isa 13 e dell’Asl. Durissima la reazione del sindaco Ponzanelli,  Cir si è scusata , ha riconosciuto l’errore e si è autodennciata all’Asl 5 chiedendo il suo intervento e un’attenta verifica di tutti i processi aziendali.

Il sindaco però era furente ed ha sbottato nella riunione di ieri sera:  «E’ giusto che vi dica, da sindaco e da madre, che episodi come quello avvenuto mercoledì sono intollerabili. Abbiamo già formalizzato una contestazione di inadempienza delle condizioni stabilite nel disciplinare di gara e ci riserviamo, all’esito delle verifiche di Asl 5, di valutare ogni azione possibile a tutela dei nostri bimbi e delle nostre famiglie, inclusa anche la possibile risoluzione del contratto».

«Questo evento è dirompente – ha proseguito Cristina Ponzanelli – in un contesto di insoddisfazione generale che non abbiamo alcuna intenzione di accettare, guardando anche alla quantità, alle qualità e alla temperatura del cibo somministrato generalmente ai bambini. Il costo di questo servizio, all’esito di una gara bandita nella primavera scorsa, è di 600mila euro a carico dell’ente, poi in parte ripartita sulle famiglie che fanno sacrifici ogni giorno per sostenerne il costo. Sacrifici che rendono anora piu’ inaccettabile  questa situazione è  doveroso da parte vostra e nostra chiederne e garantire il rispetto di standar di qualità  per i nostri figli. Mi batterò in ogni sede a difesa dei bambini e delle loro famiglie». Dopo le scuse  e l’autodenuncia all’Asl la Cir ha spiegato che l’accaduto dovrebbe essere riconducibile ad un errore umano, legato a un non accurato lavaggio di una specie di cavolo di origine biologica. Ha preso atto anche delle criticità esposte dal sindaco e dagli altri genitori presenti, rendondosi disponibile ad adottare tutte le cautele precauzionali e accorgimenti che l’Asl richiederà  per evitare il ripetersi di episodi simili e sopperire ai disagi recati nelle scorse settimane«. Subito dopo la riunione il sindaco ha incontrato una delegazione delle mamme.

C.G.