Infiltrazioni mafiose nell’economia

Il tema è stato trattato dall’associazione culturale ’Sarzana si può’

Sono ripresi gli appuntamenti con l’associazione culturale "Sarzana si può" che dopo la breve sosta estiva ha affrontato nell’incontro pubblico organizzato alla sala della Repubblica il delicato tema delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico. Le testimonianze sono servite a alzare lo scudo e imporre attenzione evidenziando però anche l’impegno delle associazioni e le opportunità fornite dalla legge anche in termini economici per aiutare il recupero e gestione dei beni confiscati alla criminalità, un tema che la città di Sarzana ha già affrontato in passato come dimostrano i progetti avviati nei due immobili ricevuti dalla Prefettura, un appartamento in via Landinelli e la villa nella collina di via Ghigliolo.

Esiste inoltre un piano strategico per la gestione dei beni confiscati alle mafie in tutta la Liguria, con un fondo di 500 mila euro annuale che finora è stato dato al Comune di Genova o non ancora speso e con incentivi per i Comuni che chiedono di gestire il bene in termini di risorse finanziarie e di personale e corsi di formazione per seguire l’iter. Alla serata condotta dalla vice presidente dell’associazione Roberta Ambrosini hanno partecipato Antonio Parbonetti, docente di scienze economiche e aziendali all’Università degli Studi di Padova in collegamento da remoto, Roberto Centi presidente della Commissione Antimafia della Regione Liguria e Marco Lorenzo Baruzzo, referente dell’associazione Libera contro le mafie.