Il mondo di Gianni Berengo Gardin La fotografia come testimonianza

Appuntamento sabato 1° ottobre in piazza Querciola per l’incontro pubblico col celebre artista. Nella torre dei vescovi prosegue intanto la mostra inedita dedicata ai suoi reportage all’estero

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Prosegue fino a domenica 9 ottobre la mostra “Gianni Berengo Gardin. Il colore distrae. Un mondo in bianco e nero” allestita nella torre del castello dei vescovi di Luni a Castelnuovo Magra dal 25 giugno scorso. Una settimana prima della conclusione si terrà l’incontro del pubblico con il famoso fotografo: l’appuntamento è per sabato 1° ottobre alle ore 16.30 in piazza Querciola, nel centro storico del borgo. A condurre l’intervista sarà Enrico Stefanelli, curatore di numerose mostre fotografiche, fondatore e direttore artistico del Photolux Festival (la biennale di fotografia che si svolge a Lucca) e, soprattutto, grande amico di Gianni Berengo Gardin.

La mostra in corso a Castelnuovo è inedita: curata da Elisabetta Sacconi, è stata ideata e costruita appositamente per le sale della torre del castello dei vescovi. La rassegna presenta gli scatti dei reportage dall’estero del fotoreporter, nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Ogni piano della torre è dedicato a una diversa tappa in un luogo geografico preciso e il visitatore compie, attraverso le fotografie esposte, un viaggio nelle diverse parti del mondo. Si parte da Parigi (1953-1954) per arrivare prima a New York (1969), poi in Spagna (1970-1973), in Gran Bretagna (1976-1977) e infine in India (1976-1977). Un percorso espositivo in ordine cronologico che propone i servizi che Berengo Gardin ha realizzato sia per importanti committenze, come quella del Touring Club, sia spinto dalla voglia di conoscere. “La fotografia non è arte, la fotografia è documento” è la convinzione dell’autore: "Per questo ogni immagine è uno spaccato di vita e di costume di un’intera società – spiegano gli organizzatoti – è racconto e memoria di un passato che ha superato il tempo ed è giunto fino a noi".

L’incontro dal vivo di sabato 1° ottobre – spiegano gli organizzatori – sarà "un’occasione speciale per ascoltare Berengo Gardin, che racconterà la sua personale visione del mestiere di fotografo, che è sempre stata quella di “testimoniare qualcosa”, utilizzando sempre l’obiettivo della macchina fotografica per cogliere storie e sottolinearne gli aspetti sociali". La mostra può essere visitata il sabato e la domenica la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 19; il biglietto d’ingresso costa 7 euro intero e 5 ridotto. In occasione dell’incontro col fotoreporter la mostra sarà visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 con un ingresso unico ridottoa 5 euro. Per informazioni è possibile chiamare i numeri 0187 693832 e 335 6447821 o via mail all’indirizzo [email protected].