Il futuro dell’area di Marinella tra vocazione agricola e prospettive di trasformazione

Se ne parlerà in un incontro con lo storico dell’arte. Tomaso Montanari

Incontro con il rettore dell’Università per stranieri di Siena, editorialista e storico dell’arte Tomaso Montanari il 26 gennaio alle 21 in Sala della Repubblica. Al centro del dibattito “Paesaggi: la tutela del territorio e i beni comuni, il caso di Marinella”. Tra i promotori dell’incontro Marco Lorenzo Baruzzo e Andrea Ranieri. Tomaso Montanari è stato membro del consiglio nazionale di Italia Nostra e rappresenta oggi una delle voci più autorevoli nel campo della tutela e della promozione della cultura e del paesaggio. "Un’occasione per rinnovare dal basso, senza etichette politiche o elettorali, la discussione pubblica sul destino di Marinella – commenta Baruzzo – ben più di una questione amministrativa tra le altre, ma una sintesi delle grandi sfide che attendono la città e che la trasformeranno: fra tutte, la necessità di conciliare lo sviluppo economico con la conservazione dei tratti unici di un paesaggio che, tra litorale, borgo e piana, non ha eguali in tutta la Liguria e non merita di essere stravolto". Molte le questioni aperte su Marinella, sottolinea Baruzzo, "dal Piano di utilizzo delle aree demaniali alle incertezze e ai rinvii sulle concessioni demaniali, dai progetti di riqualificazione del borgo al tentativo di avallare il frazionamento di una piana agricola segnata da unità colturale e paesaggistica decennale. Questi problemi hanno un rilievo più che locale e chiamano in causa il rapporto difficile tra interesse pubblico e iniziativa privata: il governo del territorio non può subordinarsi a logiche speculative e proprietarie, ma puntare sulla pianificazione, sul rispetto delle regole e sull’azzeramento del nuovo consumo di suolo". Tra i relatori, anche Roberta Mosti del Comitato Sarzana che Botta.