Il Comune compra l’ex scuola delle suore

Aule e alloggi in quello che fu l’istituto di Maria Ausiliatrice: il servizio di asilo è cessato da un paio d’anni e la curia vende l’immobile

La storica scuola dell’infanzia, dopo le prime avvisaglie di difficoltà a proseguire l’attività, aveva dovuto alzare bandiera bianca e chiudere i battenti a causa dell’impossibilità a rispettare i protocolli anti contagio e di altre difficoltà tenendo conto del numero ormai esiguo e dell’età delle suore che la gestivano. Adesso il Comune di Santo Stefano Magra vorrebbe acquistarla per restituirle una nuova funzione. Dopo tanti tentativi di salvataggio adottati, partendo dall’estate precedente al nuovo anno scolastico quando le stesse religiose avevano deciso di ritirarsi, è subentrata l’emergenza Covid che ha definitivamente messo il punto a una lunga storia. L’ente proprio per non disperdere i tanti bambini che si erano iscritti il Comune santostefanese aveva comunque accorpato gli iscritti dell’istituto di Maria Ausiliatrice con gli altri istituti del distretto scolastico. Promettendo però l’interessamento necessario per dare continuità alla tradizione che per il paese è significativa. Alla scuola delle suore infatti sono passati tantissimi santostefanesi, tramandando il passaggio per generazione fino a allargarla anche ai bambini provenienti da fuori Comune. L’ente santostefanese nel piano delle opere che andrà a votare in consiglio comunale ha inserito proprio l’acquisto dello stabile e per questo ha conferito a un professionista di stabilire la valutazione economica dell’immobile di via Marconi, nel borgo di Santo Stefano Magra.

L’intenzione dell’amministrazione è quella di accogliere la proposta di vendita dell’immobile che, oltre alle aule, dispone di una serie di alloggi ai piani superiori. Di certo sarebbe un investimento importante per il Comune che potrebbe utilizzare l’ormai ex scuola per altri scopi, non esclusivamente didattici, ma anche in una chiave di accoglienza turistica. Per fare due conti e verificare la possibilità dell’accordo è stata così richiesta una perizia tecnico economica dello stabile affidandosi al geometra Claudio Tancredi iscritto al collegio dei geometri della Spezia stanziando per la prestazione 3 mila 800 euro. La struttura nel frattempo è stata chiusa anche perchè i tentativi di portare avanti l’attività didattica ipotizzati dal Comune si sono scontrati con i costi del personale esterno da assumere oltre all’adeguamento strutturale dell’edificio e la suddivisione degli spazi proprio nel rispetto del dispositivo sanitario.

Massimo Merluzzi