Il biodigestore continua a dividere La sindaca Sisti contro Peracchini

E il consigliere regionale Paolo Centi si chiede "come un’opera bocciata dal Tar possa ricevere i fondi del Pnrr"

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E’ un clima per nulla natalizio quello si respira tra Pierluigi Peracchini e Paola Sisti sempre più divisi sul tema del progetto biodigestore di Saliceti. I toni, già tesi, si sono ulteriormente alzati dopo il recente ricorso al Tar del Lazio presentato dal Comune di Santo Stefano Magra contro il Ministero dell’Ambiente che ha approvato la richiesta di finanziamento con i fondi del Pnrr da destinare alla realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti. Un’azione che va nelle direzione opposta ai toni di soddisfazione espressi da Regione Liguria e Provincia della Spezia. La sindaca Paola Sisti replica al presidente della Provincia Pierluigi Peracchini: "È buona politica pensare di costruire un impianto di rifiuti fuori da ogni tipo di programmazione? È buona politica non confrontarsi con gli enti locali, non attendere le sentenze delle istituzioni deputate e procedere senza guardare in faccia nessuno? Sia il piano regionale che il piano provinciale elaborato a suo tempo e ancora oggi valido, prevedevano la chiusura del ciclo con un impianto di trattamento organico a 30 mila tonnellate a Boscalino. E su quelle basi era stata fatta la gara con cui Recos ha vinto l’affidamento della gestione dell’impianto. A questo punto, mi chiedo come si possa pensare di prendersela con chi sta cercando di difendere un territorio dall’ennesima ferita".

Intanto però il Consiglio di Stato non si è ancora espresso sul primo ricorso al Tar della Liguria che sta bloccando l’iter realizzativo. Proprio sulla pausa richiesta dal collegio giudicante si è espresso Roberto Centi consigliere regionale della Lista Sansa e consigliere comunale spezzino di LeAli. "Mi auguro – ha spiegato – che i giudici del Consiglio di Stato si siano presi ulteriore tempo per rispondere al controricorso di Regione Liguria, Provincia della Spezia e Re.Cos. sul biodigestore a Saliceti, in modo da capire come un’opera bocciata dal Tar possa ricevere i fondi del Pnrr". Dubbio avanzato, oltre che dalla sindaca Paola Sisti nel nuovo ricorso affidato all’avvocato Piera Sommovigo, ma anche dai Comitati che si sono chiesti come possa essere finanziato, con un contributo di 40 milioni di euro, un progetto che ha ricevuto lo "stop" da parte di un tribunale. "Le parole per commentare – conclude Centi – i giudizi espressi da Toti e Peracchini su chi si oppone al biodigestore e contesta il nuovo finanziamento le abbiamo terminate. Se è un gioco delle tre carte, che venga smascherato, se è una mancanza dei minimi fondamenti della legge che ci si vergogni".