CRISTINA GUALA
Cronaca

I ciottoli diventano opere d’arte: "Ciascun ciondolo è unico. Crea una connessione con il mare"

Massimo Ciardi da trent’anni recupera materiale sulla battigia e ne ricava piccoli oggetti che dona agli amici

Massimo Ciardi, di Valeriano, impiegato. con la passione per il mare

Massimo Ciardi, di Valeriano, impiegato. con la passione per il mare

Dai sassi ad opere d’arte: pesciolini e lische di pesce sono le creazioni di Massimo Ciardi, valeranese, impiegato di un ufficio acquisti, da trent’ anni ha un legame particolare con il mare, dove pratica anche bodysurf. Ma oltre al beneficio sportivo, Ciardi recupera materiale che raccoglie sulla battigia, ovunque si trovi, a Porto Venere, Framura ma anche in Corsica, e ne ricava piccoli oggetti d’arte. Con i legni, ad esempio, anche lampade ed elementi d’arredo. Da dieci anni passa ore sulla spiaggia a cercare sassolini fino a che ne trova di particolari, specialmente se hanno già un accenno di forma giusta.

In molti lo conoscono, per la sua passione per il mare, sia come sportivo che come creativo, e adesso i suoi ciondoli sono qualcosa di particolare perché lavorati con metodi antichi: "Cerco di lasciare invariata la parte del ’muso’, poi passo a volte anche ore a limare il superfluo per ottenere coda e pinne, oppure le spine della lisca, e poi procedo alla lucidatura con carte abrasive sempre più fini. Unica concessione alla modernità un mini-trapano con punta diamantata per l’occhio e il forellino per il cordino".

Crea omaggi per gli amici, anche se i suoi ciondoli sono diventati richiestissimi: "Non ho mai fatto nessuna esposizione – racconta Ciardi – nessun mercatino perché ho sempre pochissimi pezzi. E’ capitato solo una volta: ho preso parte ad un concorso artistico a Levanto, tema sassi e surf". Trent’anni fa tutto è iniziato dall’incontro con l’ardesia: "Ho cominciato a realizzare semplici orologi da parete lavorati a spacco vivo, poi dopo un periodo di stasi, mi sono evoluto in cornici, e, solo negli ultimi anni anche in pesci e lische da appendere al muro. I ciottoli mi hanno affascinato da sempre, uguale per i legni spiaggiati, i driftwoods, legni della corrente. Vado un po’ a fasi, a seconda dell’umore, del tempo più o meno libero, senza soluzione di continuità".

I ciondoli sono il risultato della fusione di due grandi passioni: da un lato quella per il mare, il vento, le onde, il surf (in tutte le sue forme) e tutte le creature che lo popolano, dall’altro, quella per i ciottoli, soprattutto quelli striati, che, prima di essere scelti, hanno rotolato avanti e indietro nella risacca per decenni, se non, addirittura, secoli. "Al pari del processo naturale di creazione di ogni singolo ciottolo, anche la lavorazione di ogni ciondolo è molto lunga e faticosa, in quanto, tranne che per il foro, non utilizzo utensili elettrici, ma solo piastre e lime diamantate, acqua, pazienza ed il caro e vecchio olio di gomito".

Cristina Guala