Gli studenti impiantano un vigneto Fra tre anni la prima vendemmia

L’agrario Arzelà ha ricevuto in comodato d’uso un terreno che confina con la casa di riposo Sabbadini. A consigliare i ragazzi, oltre ai docenti, anche il titolare di una nota cantina produttrice di vermentino

Migration

Dopo lo studio in aula e sui libri, tutte le preziose nozioni di teoria si sono trasformate in pratica, andando direttamente sul campo di lavoro. Per gli studenti dell’istituto agrario Parentucelli Arzelà’ di Sarzana la prima esperienza da autentici viticoltori è arrivata a pochi passi dalla scuola, in un terreno che la scuola ha ricevuto in comodato d’uso gratuito dalla famiglia Ricci proprio per consentire ai ragazzi di sperimentare gli insegnamenti ricevuti in classe e allestire un vero vigneto dal quale ricavare poi il vino.

Gli studenti delle classi 3^ G e 3^ F hanno messo a dimora le barbatelle, le giovani viti che crescendo produrranno ottimo Vermentino, pali di sostegno di legno e filari per l’allestimento di un vero e proprio vigneto nel terreno che confina con la casa di riposo ’Sabbadini’ che è ormai diventato una zona sperimentale per la pratica dei futuri agronomi. La speranza è di ottenere dalle 300 piantine messe a dimora un buon prodotto per almeno 3 quintali di vino in grado di competere con le eccellenze della nostra zona.

A consigliare gli studenti, nel percorso non facile di impianto di un nuovo vigneto, erano presenti anche i docenti Riccardo Simonelli, direttore dell’azienda agraria dell’istituto cittadino "Parentucelli Arzelà", Davide Giovanelli, Emiliano Curetti e Ivan Giuliani il titolare della cantina "Terenzuola" di Fosdinovo tra le più conosciute proprio per la produzione del Vermentino.

"È stato un grande piacere – ha commentato il produttore Ivan Giuliani – dare una mano ai professori e ai ragazzi per contribuire a tramandare la nostra tradizione agricola e contadina, riportando l’esperienza che ci arriva dal passato, dai nostri padri e nonni, unita all’innovazione tecnologica dei giorni nostri. Perché è giusto che persone esperte e avanti con gli anni si impegnino in questo passaparola nei confronti dei ragazzi".

A quando il primo brindisi con il vino della scuola? "Tra tre anni – spiega il docente Riccardo Simonelli – si potrà fare la prima vendemmia e apprezzare il lavoro che sarà stato a lungo svolto dagli studenti delle classi terze insieme a una classe del nostro corso serale".