Sarzana, tentato furto al Museo Diocesano

Oltre al furto del dipinto a Castelnuovo, un altro caso che può essere collegato

Paolo Bufano, presidente del Museo Diocesano di Sarzana

Paolo Bufano, presidente del Museo Diocesano di Sarzana

Sarzana, 17 marzo 2019 – Una banda a caccia di opere d’arte. Oltre al furto del falso dipinto del Bruegel infatti c’è un altro caso che potrebbe essere collegato con il colpo messo a segno a Castelnuovo Magra anche se grazie al fiuto e organizzazione dei carabinieri i ladri hanno rubato una copia del capolavoro del pittore fiammingo, sostituito proprio "fiutando" il raid.

La sera precedente l’incursione nella chiesa di Santa Maria Maddalena nel borgo castelnovese infatti qualcuno ha tentato di attaccare il Museo Diocesano di Sarzana dove sono conservate opere di grandissimo valore religioso e naturalmente economico che potrebbero entrare nel circuito del mercato illegale dell’arte purtroppo molto fiorente non soltanto in Italia.

E’ emerso infatti che la sera di martedì sia stata forzata una delle porte di accesso del museo sarzanese anche se l’allarme collegato ha immediatamente messo in fuga i malviventi. Ma i segni del tentato scasso sono stati riscontrati in una porta danneggiata.

Non è escluso dunque che possa esserci un collegamento tra le due azioni: fallita quella di Sarzana andata invece a segno, anche se per fortuna e organizzazione non nei termini «sperati» dai malviventi, quella di Castelnuovo. E la vicenda, clamorosa, del furto di un falso Bruegel ha fatto il giro del mondo. I media nazionali e non soltanto si sono affascinati alla spaccata dai risvolti della commedia all’italiana anche se la gravità del gesto rimane. La chiesa del borgo castelnovese è stata presa di mira in un progetto criminoso studiato da tempo e sul quale i carabinieri erano al lavoro da dicembre. Soltanto grazie alla rete di informazioni investigative è stato possibile salvare il capolavoro sostituendolo con una copia del valore di un centinaio di euro. Il pericolo delle opere d’arte è stato sollevato anche dalla Diocesi della Spezia-Sarzana che ha evidenziato il problema della tutela delle centinaia di opere d’arte conservate in decine di chiese aperte al culto ma non in grado di assicurare, anche per la scarsità del clero, un’adeguata protezione lanciando un appello alla collaborazione per tutelare un immenso patrimonio.

Intanto sabato pomeriggo la vicenda castelnovese è stata trattata, con ironia e sorrisi, alla trasmissione "Italia Sì" in onda su Rai Uno. Protagonista il sindaco Daniele Montebello che pur senza sbilanciarsi sugli sviluppi dell’indagine ha spiegato al conduttore Marco Liorni e agli ospisti Elena Santarelli, Rita Dalla Chiesa e Platinette l’incredibile vicenda e il convolgimento nella messa in scena di alcuni concittadini. Sottolineando l’amore dei castelnovesi verso "La crocifissione di Cristo", che fa parte dei tesori della comunità.