Rubano in chiesa 19 euro di offerte. Il parroco: "Io li ho già perdonati"

E’ accaduto nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Castelnuovo Magra il 29 gennaio del 2019. Pizzicati grazie alla videosorveglianza predisposta per il furto della copia della ’Crocifissione’ di Bruegel

Don Alessandro Chiantaretto

Don Alessandro Chiantaretto

Castelnuovo Magra (La Spezia), 22 settembre 2022 - La Chiesa perdona, lo Stato fa il suo corso e si adopera per arrivare alla resa dei conti. Il tutto per 19 euro: i soldi rubati dalla cassetta di un portacandele. I fatti risalgono al 26 gennaio del 2019. Teatro del furto fu la chiesa di Santa Maria Maddalena di Castelnuovo Magra. Due gli imputati: due ragazzi di origine napoletana. Ieri l’inizio del processo con l’escussione del parroco, don Alessandro Chiantaretto. Da parte sua nessuna volontà di rivalsa, anzi la riproposizione del desiderata informalmente espresso ai carabinieri quando, quel giorno di fine gennaio di tre anni fa, gli diedero notizia dell’identificazione dei ladri. Ha detto il sacerdote, ascoltato come teste dal giudice Stefania Letizia, un po’ spazientito per la convocazione che ha sottratto tempo all’azione pastorale: "Capii subito che erano dei disperati, che avevano rubato quei soldi per fare benzina così da poter tornare a casa in auto. Per quel che mi riguarda, li avevo già perdonati e ribadisco qui la circostanza. L’ammontare del furto del resto è risibile...".

Ma l’antefatto è di quelli che hanno imposto l’azione penale. Le telecamere che avevano smascherato i ladri di spiccioli erano quelle approntate dai carabinieri nell’ambito della maxi inchiesta sui furti delle opere d’arte, quella che due mesi dopo avrebbe portato all’identificazione degli autori del furto della copia della Crocifissione di Pieter Brueghel il Giovane - appositamente approntata mettendo al sicuro l’originale - nella prospettiva di risalire ai mandanti. La storia è nota, gli sviluppi solo in parte.

Di certo non c’è traccia di processo e c’è la rassicurazione della custodia dell’originale da parte dello speciale nucleo dei carabinieri per la tutela del patrimonio artistico. Dal sindaco di Castelnuovo Daniele Montebello, contattato per saperne di più, arriva intanto una notizia: "So che l’opera d’arte, grazie ad alcuni sponsor, è sotto restauro per eliminare il velo di coppale che era stato steso sopra la stessa tantissimi anni fa con l’obiettivo di preservarla ma che ha avuto l’effetto di appannarne i colori. L’obiettivo resta quello di riportarla a Castelnuovo, il prossimo anno".

Intanto prosegue la resa dei conti giudiziaria per la vicenda satellite. Il processo è stato aggiornato al 20 marzo prossimo per interrogare un carabiniere che aveva svolto le indagini. Ieri gli imputati non si sono presentati in aula, confidando nell’opera dei difensori, le avvocatesse Federica Giorgi e Nancy Vanacore. Già accertato che non hanno nessun legame con gli autori materiali del furto-trappola della copia di Bruegel.