La frana fa paura: tre case evacuate. Collina sotto l’esame dei geologi

Ancora emergenza a Santo Stefano: pasti caldi alle 9 famiglie isolate

La sindaca Paola Sisti in via Canova

La sindaca Paola Sisti in via Canova

Santo Stefano Magra (La Spezia), 14 aprile 2018 -  La collina  è una minaccia silenziosa che ancora fa paura. Dopo la frana dell’altra notte che ha sgretolato via Canova a Ponzano, zona Vaccari, il fronte del pericolo non è ancora individuato e per questo non scongiurato. La pioggia che è tornata a cadere in serata ha consigliato al Comune di Santo Stefano Magra di firmare l’ordinanza di sgombero di tre famiglie residenti in via Martiri, proprio sotto il promontorio che sale verso le altre 9 famiglie ancora in stato di disagio anche se al sicuro in casa propria. Il provvedimento di allontanamento è scattato proprio perchè i geologi non hanno potuto approfondire lo stato della collina e hanno dovuto così alle prossime giornate una diagnosi più attenta della situazione.

Apparentemente infatti la frana dovrebbe essersi fermata ma occorrerà attendere che il terreno abbia drenato tutta l’acqua assorbita in questi giorni per una valutazione più precisa da parte dei geologi Valentina Casolini e Michele Baldini. Nell'attesa oltre alle tre famiglie, che hanno già trovato una situazione abitativa provvisoria, anche i fratelli Davide e Gianni Storti ai quali è stata impedita l’attività nella rivendita di piastrelle. Il fabbricato commerciale è proprio sotto la frana, l’altra notte il furgone dell’azienda è stato travolto dalla pioggia di terra e sassi e trascinato per alcuni metri. Prima di avere un quadro più certo della stabilità del costone il Comune ha ordinato la sospensione dell’attività e la chiusura dell’esercizio. Ci vorranno almeno un paio di giorni di ispezioni prima di sciogliere le riserve, stabilire quali provvedimenti adottare e, in caso, riaprire la rivendita.

Per il momento sono ancora al lavoro i tecnici di Acam che stanno ricostruendo la linea del gas tranciata dal crollo della massicciata. Dopo averlo chiuso per ragioni di sicurezza adesso dovrà essere ripristinata la condotta di collegamento alle nove abitazioni collocate al di sopra di via Canova. Operazione che si concluderà tra oggi e domani. Gli abitanti si muovono solo a piedi, con cautela tra i massi: impossibile usare le auto. Alcuni sono stati raggiunti dai volontari della Protezione Civile che hanno consegnato loro pasti caldi cucinati dalla mensa.

Le case non corrono nessun pericolo ma è evidente il disagio che stanno vivendo dall’alba di giovedì quando la forte pioggia ha provocato il crollo della collinetta e della strada che sale parallela all’ex fabbrica Vaccari. Il sindaco Paola Sisti e l’assessore Jacopo Alberghi stanno seguendo le operazioni di messa in sicurezza dedicando particolare attenzione soprattutto alle famiglie in difficoltà, anche se, per fortuna, senza conseguenze fisiche nè alle proprie abitazioni. E’ stata invece rimessa in sicurezza la frana su via Cisa all’incrocio con via Fonda. I tecnici di Anas sono prontamente intervenuti ieri mattina, hanno poi incaricato una ditta di ripulire la carreggiata e rimuovere i detriti. Anche in questo caso però la situazione dovrà essere tenuta sotto controllo anche se l’entità del pericolo è indubbiamente molto più contenuta.

Massimo Merluzzi