"Trucca" l'infortunio del figlio per spillare soldi al Comune, mamma denunciata per truffa

Falsi referto e racconto: mamma scoperta dalla municipale di Santo Stefano Magra e denunciata

Polizia municipale

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Sarzana (La Spezia), 16 giugno 2018 -  Sperava di guadagnare qualcosa dall’infortunio del figlio minorenne e per riuscirci aveva ‘ritoccato’ i documenti in modo da convalidare una dinamica dell’incidente diversa da quella realmente avvenuta. Non ha fatto però i conti con l’attenzione degli agenti della polizia municipale di Santo Stefano Magra che, insospettiti, hanno avviato un’indagine, esaminato con attenzione tutti gli atti della sua richiesta di risarcimento dei danni e alla fine l’hanno denunciata per truffa. Le indagini della polizia santostefanese, guidata dal comandante Flavio Toracca con responsabile delle attività esterne il vicecomandante Michele Ottolini, hanno messo nei guai una mamma di 37 anni di Arcola che, attraverso il suo avvocato, aveva presentato una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune di Santo Stefano Magra lamentando lesioni patite dal proprio figlio minorenne.

Responsabile dell’incidente secondo la donna sarebbe stata una buca nella strada dove il ragazzino, minorenne, era caduto uscendo con la tavola sotto braccio dall’area ludica privata adibita all’utilizzo di skateboard, all’interno dell’ex Vaccari. Alla denuncia aveva anche allegato fotografie, che secondo lei, provavano la presenza di buche sull’asfalto e i referti dell’ospedale di Sarzana che attestavano le gravi lesioni subìte dal figlio.

Nella documentazione arrivata in municipio dall’avvocato c’erano certificati medici del pronto soccorso di Sarzana e in un referto rilasciato al genitore il giorno dell’infortunio, il medico del pronto soccorso aveva scritto una determinata anamnesi. Ma gli agenti dalla polizia municipale, analizzando i documenti, e in particolare sulla copia del referto, hanno scoperto che era stato modificato.

Sono così partite le indagini, gli agenti hanno fatto un sopralluogo nel piazzale dell’area ex Ceramica Vaccari per verificarne lo stato e individuare la buca indicata dalla mamma come responsabile della caduta del figlio e quindi delle lezioni. Hanno ascoltato alcuni testimoni e scoperto che l’incidente del ragazzino era avvenuto in modo completamente diverso, facendo attività sportiva.

Le indagini hanno consentito anche di accertare che i documenti erano stati modificati dalla mamma ed hanno quindi avviato la denuncia per truffa aggravata, un reato che comporta la reclusione fino a cinque anni e la multa di 1.549 euro.