E’ scontro sulle tasse: anche Zangani abbandona la maggioranza

A solo un anno di distanza dalle elezioni il governo comunale perde un altro pezzo. "L’addizionale Irpef non era necessaria"

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Un’altra fuga dalla maggioranza. Il governo di Santo Stefano Magra deve accusare l’ennesimo scrollone, che riduce davvero ai minimi termini la stabilità della maggioranza. Dopo lo scontro durissimo nell’ultimo consiglio comunale, il consigliere Angelo Zangani è ufficialmente passato al gruppo misto. Una posizione intermedia, sicuramente in contrasto con il sindaco Paola Sisti ma non apertamente schierata all’opposizione insieme al centro destra. "Valuterò secondo coscienza – ha spiegato – quello che si discuterà e soprattutto agirò nel bene dei santostefanesi. Non potendo per regolamento costituire una formazione politica utilizzando il simbolo del Psi, mi dovrò proporre nel gruppo misto". Lo scontro tra lo storico politico locale e la prima cittadina si è registrato nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando, dopo una lunga serie di accuse sulla gestione della giunta e in particolare della sindaca, il consigliere Zangani era stato invitato proprio da Sisti a uscire dalla maggioranza.

Il rappresentante di Santo Stefano Viva prima di decidere il futuro ha incontrato i componenti del gruppo renziano comunicando l’uscita dalla maggioranza. "In una giunta zoppa – attacca – la Sisti caccia il sottoscritto ma mantiene in carica assessori inefficienti. Il comportamento del sindaco nei miei confronti è stato arrogante, perchè si è sentita autorizzata a entrare in merito a scelte che investono Santo Stefano Viva, che peraltro ha votato il bilancio di previsione determinandone l’approvazione. Pretendere di decidere per un’altra formazione politica chi è legittimato a rimanere in maggioranza tra i singoli consiglieri comunali, è un atto di arroganza". A scatenare l’ultima bagarre è stato il bilancio di previsione che Zangani non ha votato mentre il resto della maggioranza si è schierata a favore. "L’addizionale Irpef – prosegue – aumentata nel 2019 riproposta quest’anno non era necessaria. La sindaca ha paragonato l’aumento al costo di un pacchetto di sigarette ma lo vada a spiegare a quelli che oggi sono in difficoltà economiche. Lei e il Partito Democratico stanno rappresentando il partito delle tasse".

Dopo le dimissioni da assessore di Nicla Messora, quelle dal ruolo di capogruppo del Pd di Salvatore Stelitano e il passaggio di Paola Lazzoni all’opposizione quella di Zangani è un’altra tegola a un anno dalle elezioni. "Comunque – conclude – ho comunicato al sindaco che nonostante il mio dissenso nel merito della sua azione amministrativa, per spirito di servizio alla comunità, in questo momento di grave disagio derivante dalla pandemia del Covid19 potrà trovare in me un valido alleato a sostegno della manovra che questa amministrazione porrà in favore della cittadinanza per contrastare gli effetti negativi del disagio sociale ed economico dei nostri concittadini".

Massimo Merluzzi