
Danneggiano le mura della Fortezza. Due minorenni finiscono nei guai. Scoperti e denunciati dalla polizia
Provare a parlare di noia, del tempo vuoto da colmare in qualche modo e delle scarse opportunità offerte dalla città per i giovani è soltanto una inutile giustificazione. Non è stata una bravata e neppure un gioco ma in realtà di tratta di un gesto teppistico, per altro non nuovo in città e in particolare nella zona della fortezza Firmafede. Un angolo storico ed elegante della città che però spesso si trasforma in luogo di scorribande notturne ma in questo caso commessa in pieno giorno, per altro con passanti pronti a filmare la malefatta.
Quella che ha portato alla denuncia di due minorenni, mentre su un altro sono ancora in corso le indagine della polizia di Stato. I due ragazzini sono stati rintracciati dagli agenti del commissariato di Sarzana coordinati dalla dirigente, vicequestore Annamaria Ciccariello, quali responsabili della distruzione di una parte della cinta muraria della Fortezza Firmafede, nel centro storico cittadino.
Qualche giorno fa su segnalazione di un cittadino gli agenti erano prontamente intervenuti in via Torrione Testaforte verificando il danno causato al muro composto da pietre antiche. Un’azione senza logica, portata a termine a calci con i quali i ragazzini hanno staccato i sassi che per fortuna non sono caduti dall’alto sul versante di Porta Romana. Una scena che è stata vista da testimoni che hanno anche filmato con i telefonini il vandalismo dei ragazzi. Gli operatori della volante una volta arrivati hanno verificato l’entità del gesto, ascoltato i testimoni e visionato i video aprendo così il fascicolo di indagine, avvalendosi anche delle immagini fornite dal sistema di videocamere posizionate in prossimità della roccaforte cittadina.
Si è così arrivati all’identificazione di due ragazzi, dell’età di 16 e 13 anni, mentre un terzo è in fase di riconoscimento. Una bravata che costerà cara. Infatti i danneggiamenti riguardano un bene storico quindi l’ipotesi di reato formulata è quella di distruzione, dispersione, imbrattamento e deterioramento di beni culturali e paesaggistici.
Sulla base degli elementi raccolti dal commissariato di polizia di Stato il minore dei due, classe 2008, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i minorenni di Genova, mentre l’amico del 2010 invece è stato segnalato alla stessa autorità giudiziaria.
Sono comunque ancora in corso le indagini dei poliziotti coadiuvati dai colleghi della divisione anticrimine della questura della Spezia, per arrivare all’identità del terzo componente del gruppetto che potrebbe presto essere convocato negli uffici del commissariato di piazza Vittorio Veneto per spiegare la propria posizione e l’eventuale coinvolgimento nell’atto teppistico.
Massimo Merluzzi