Dal turismo a luci rosse al cecchino per ’Bella ciao’

Il ’ciclone’ Iacopi ha agitato il consiglio comunale fin dall’inizio, nell’estate 2018. Il capogruppo della Lega si è distinto per gli attacchi e gli scivoloni che hanno provocato non pochi malumori anche nella maggioranza. La richiesta di dimissioni è stato un refrain ripetuto. I suoi interventi in consiglio sono stati spesso all’insegna del clamore: dalla volontà di chiedere il parere, mai arrivato, di illustri avvocati romani sul progetto edilizio di piazza Martiri fino alla lite sfociata in Tribunale con il musicista Andrea Giannoni. Il tallone d’Achille di Iacopi è sempre stato Facebook tanto che dopo l’ultima perla ha cancellato il profilo per non cadere in ulteriori tentazioni. Si ricorda, nell’agosto 2019, la condivisione del post contro il presidente della Repubblica “Mattarella traditore della Patria” (si era appena formato il governo Pd-5 stelle dopo il crollo dell’alleanza giallo verde); l’ultima perla è l’immagine del cecchino che il giorno del 25 aprile puntava il fucile contro un balcone dal quale risuonava “Bella ciao”. Uscite che hanno fatto il giro d’Italia scatenando dure prese di posizione. Non è stata da meno la ricetta proposta, in un consiglio comunale, di rilanciare il turismo cittadino realizando un quartiere a luci rosse. Insomma tante uscite fuori luogo che hanno messo in difficoltà la maggioranza. Al posto di Iacopi entrerà probabilmente Giovanna Colaiacomo (11 preferenze nel 2018).

M.M.