Da venti anni sono in prima linea per sostenere i ragazzi diversamente abili nei rispettivi percorsi di vita. Una battaglia di civiltà, quella portata avanti dai volontari dell’associazione ’Su la Testa’ di Bolano, nata nel 2003 dalla volontà dei famigliari di ragazzi disabili di sostenere le attività del centro socio educativo ’Il nuovo volo’ di Ceparana. Una collaborazione, quella con il centro dedicato ai ragazzi diversamente abili, dalla quale sono scaturite molteplici attività, diventate fiore all’occhiello dei modelli di integrazione sociale. Come non ricordare, nel 2006 a Ceparana, l’apertura di una delle prime librerie gestite da ragazzi disabili, ’Il libro dei sogni’, o la altrettanto fortunata esperienza avviata con ’Sogni fatti a mano’, il laboratorio bottega dove i giovani possono esprimere tutta la propria abilità creativa. In tempi recenti, l’associazione grazie al supporto delle istituzioni è riuscita a fare un ulteriore salto di qualità: nel 2017, ha ottenuto dal Comune di Bolano la gestione di una porzione del parco comunale, ricavandone il ’Parco delle Farfalle’, area giochi inclusiva realizzata con il contributo della Fondazione Carispezia, e premiata dal Senato per l’elevata inclusività: all’interno dell’area sorge infatti un piccolo bar gestito dai ragazzi del Nuovo Volo. "Siamo nati come strumento per sostenere i nostri ragazzi che frequentano il Nuovo volo, e da allora non ci siamo più fermati – afferma il presidente dell’associazione Su la Testa, Pasquale Giacomobono –. Il nostro impegno passa dal sostegno alle attività (con il pagamento di una quota per il funzionamento del Nuovo Volo; ndr), fino alla raccolta di fondi, all’organizzazione di eventi e alla realizzazione di progetti inclusivi. Di progetti in cantiere ne abbiamo ancora molti: nel 2024 vorremmo riuscire ad affittare due abitazioni per farvi alloggiare alcuni nostri ragazzi, abbiamo avviato contatti con Arte". Certo, le difficoltà sono aumentate, così come la burocrazia: "È diventato difficile perchè la burocrazia è complicata. Poi però basta vedere i nostri ragazzi: passa tutto e lo spirito ritorna".
Matteo Marcello