"Custodi delle spiagge libere? Paradossale"

La decisione del Comune di affidare, con un avviso pubblico, ai balneatori la gestione dei tratti comunali ha sollevato polemiche

Andrea Carlini, bagno Zena

Andrea Carlini, bagno Zena

Sarzana, 26 maggio 2020 -   La manifestazione di interesse lanciata dal Comune di Sarzana per risolvere il problema della gestione delle spiagge libere del litorale ha lasciato senza parole i balneatori. La proposta formulata dall’ente infatti richiede tanta buona volontà da parte degli imprenditori titolari di stabilimenti confinanti con i tratti di arenile aperto a tutti per garantire la fruizione degli spazi che dovrebbero invece essere curati dall’ente pubblico.  

Entro il 30 maggio dunque gli interessati al progetto dovranno rispondere all’appello e dirsi disposti a vigilare sugli ingressi, tenere a bada gli assembramenti, sollecitare l’utilizzo delle mascherine e impedire ai fruitori di giocare a pallone, muoversi in gruppo e tenere un atteggiamente irregolare. E con quali vantaggi? A chiederselo sono in tanti e tra i balneatori il quesito è girato a ritmo vertiginoso non riuscendo però a cogliere il senso esatto della richiesta. A nome dell’associazione che raccoglie gli imprenditori del mare ha espresso molti dubbi Andrea Carlini (in foto) titolare del bagno Zena, uno di quelli confinanti con un tratto di spiaggia libera. "Non abbiamo capito esattamente – spiega Carlini – che cosa intenda dire il Comune di Sarzana. Se da quanto emerge dall’invito, ma è possibile che manchino alcuni dettagli e verranno spiegati successivamente, i privati dovrebbero soltanto gestire la cosa pubblica. Quindi predisporre un servizio di controllo e monitoraggio sia nelle operazioni di salvamento che tutela della salute".  

Per Carlini si tratta di una richiesta che non esita a definire "paradossale". E allora chiede: "Quale sarebbe dunque il nostro ruolo, quello di puro volontariato senza possibilità di investimento e tentativo di guadagno? In questi termini è difficile pensare che qualcuno si assuma delle responsabilità così grandi senza almeno avere un ritorno per cui mi attendo ulteriori chiarimenti prima di dare giudizi definitivi. Ho sentito diversi colleghi che hanno ribadito le mie stesse perplessità". Il Comune che nel frattempo sta ultimando la pulizia nei tratti di competenza ha lanciato l’avviso per l’affidamento del servizio di pulizia, salvataggio e contingentamento delle spiagge libere comunali riservato ai gestori di stabilimenti balneari adiacenti ai tratti di arenile. Ovvero i balneatori dal 6 giugno al 30 settembre dovrebbero far rispettare le norme di distanziamento sociale, suddividere la spiaggia, installare pedane per disabili e favorire servizi gratuiti. «Dobbiamo già pensare – conclude Carlini – alle nostre spiagge e a tutti i provvedimenti obbligatori per garantire una permanenza tranquilla. A queste condizioni accettare è semplicemente assurdo". Anche dal Partito democratico, attraverso Francesca Castagna, è arrivata la critica all’amministrazione comunale. "Ci si chiede - ha scritto - chi mai possa aderire a un invito pubblico che contempla soltanto oneri e nessun vantaggio. Chi aderirà infatti dovrà provvedere al servizio di pulizia delle spiagge, di salvataggio e di vigilanza e farsi carico di ogni onere assicurativo e previdenziale garantendo a tutti gli occupati un regolare contratto". Massimo Merluzzi