Crollo del ponte di Albiano Magra, lite politica. E le macerie sono lì da 8 mesi

Dopo le accuse del Pd di Bolano e Ceparana il presidente Peracchini passa al contrattacco

Il ponte crollato e le verifiche dei vigili del fuoco

Il ponte crollato e le verifiche dei vigili del fuoco

Aulla, 27 novembre 2020 - L’emergenza causata dal crollo del ponte di Albiano è ormai prossima a tagliare il poco invidiabile traguardo degli otto mesi di immobilismo, e la politica si spacca. La parvenza di unitarietà che aveva contrassegnato le ultime settimane e che aveva portato a incalzare trasversalmente il ministro Paola De Micheli e a ottenere le prime risposte, pare già un ricordo.

L’intervento dei circoli Pd di Bolano e Ceparana, che hanno attaccato il presidente della Provincia, colpevole non solo di "autocandidarsi per la carica di commissario per le rampe sulla autostrada A12" ma anche per i presunti ritardi con cui l’ente di via Veneto starebbe gestendo la partita per la realizzazione della bretella tra Ceparana e Santo Stefano di Magra, ha fatto scattare immediatamente la bagarre politica.

È lo stesso presidente Peracchini a replicare con toni forti, parlando di "inutile e sterile campagna di propaganda politica portata avanti solo per coprire le gravi responsabilità ed in ritardi che hanno provocato l’oggettiva situazione in cui versa la viabilità.

£Da otto mesi c’è un ponte crollato e in questo tempo non si è fatto ancora nulla" dice Peracchini, che sottolinea inoltre come non abbia chiesto "incarichi o altro, anzi personalmente ho sempre indicato la necessità di avere un tecnico a ricoprire quel compito.

Diverso è invece ribadire che le istituzioni liguri, in primis proprio la Provincia, debbano avere un ruolo nel processo di gestione delle tematiche legate alla viabilità in un territorio di confine. Sono posizioni ben diverse che alcuni, volutamente, fingono di non capire".

Poi, l’affondo al Pd: "Sarebbe il momento che una certa compagine politica pensasse a lavorare per risolvere i problemi della comunità. Prima assumendosi la responsabilità di aver creato ritardi ingiustificabili di cui oggi stiamo tutti pagando i danni" afferma spiegando inoltre che il progetto della bretella "è nella fase finale dell’iter amministrativo e ce lo abbiamo portato noi". A rilanciare invece la figura di Peracchini come subcommissario è il sindaco di Follo, Rita Mazzi, che sottolinea come "Sulla scia di quanto accaduto a Genova,nominare Peracchini sarebbe la scelta migliore proprio come il sindaco Bucci lo è stato per il Ponte Morandi".