Costerà due milioni e mezzo abbattere il vecchio museo

Avviata la ricerca della ditta a cui affidare i lavori Italia Nostra aveva chiesto di salvare l’edificio

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L’apertura dell’indagine di mercato per individuare le ditte specializzate nell’intervento di demolizione del museo dato il via al progetto di rilancio dell’area archeologica di Luni. Si parte con un nuovo ritocco all’ immagine per abbellire ulteriormente il sito abbattendo il vecchio museo non più conforme alla norme sismiche oltre che architettonicamente di ostacolo alla nuova visione dell’area scavi. La direzione regionale Musei Liguria ha avviato la procedura negoziata senza bando ma con indagine di mercato per l’esecuzione dell’intervento per il quale è stato stabilito un importo di 2 milioni e 398 mila euro che prevede la demolizione dell’attuale sede del museo nazionale, raccolta e smaltimento dei residui edili. In questi mesi si è già provveduto al trasferimento delle opere all’interno dei saloni del Casale Groppallo preventivamente sottoposti a indagine sismica. I lavori avranno una durata di 60 giorni consecutivi a seguito del verbale di consegna salvo proroghe e diverse disposizioni del responsabile unico del procedimento la direttrice Antonella Traverso. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le 12 del 15 febbraio in modalità telematica attraverso l’indirizzo Pec: [email protected].

Contro la demolizione del vecchio museo era scesa in campo la sezione Apuoversiliese Luigi Biso di Italia Nostra: "Progettato alla fine degli anni ’50 del Novecento e inaugurato nel 1964, questo edificio – sostiene l’associazione –, connotato da caratteristiche tipiche dell’architettura di avanguardia di allora, è una sintesi dei pregi e dei difetti della cultura archeologica italiana dell’epoca. Sintesi talmente significativa, nel bene e nel male, da costituire, a suo modo, un emblema dotato di originalità e di pregnanza. Insomma, nel suo genere è un bene culturale a tutti gli effetti, una testimonianza storica meritevole di essere conservata".