ANNA PUCCI
Cronaca

Comodato scaduto per l’ex Vaccari Sen chiede la restituzione dell’area Adesso il Comune rischia lo sfratto

L’amministrazione cerca un accordo con la proprietà che dal 2013 le aveva concesso l’uso degli immobili. Andrebbero spostati uffici e biblioteca e allontanati i sub-affidatari per le attività culturali e artistiche.

Comodato scaduto per l’ex Vaccari  Sen chiede la restituzione dell’area  Adesso il Comune rischia lo sfratto
Comodato scaduto per l’ex Vaccari Sen chiede la restituzione dell’area Adesso il Comune rischia lo sfratto

di Anna Pucci

Che il contratto sarebbe arrivato a scadenza si sapeva, anche perché di proroghe ce ne sono già state due e non era certo scontato spuntarne di ulteriori. Nondimeno, il problema adesso si è fatto pressante e una qualche soluzione andrà trovata, in fretta. Il punto è che l’amministrazione comunale di Santo Stefano Magra rischia lo ’sfratto’ dalle aree e fabbricati della ex ceramica Vaccari che ha in comodato gratuito dal 2013 e, a cascata, rischiano lo sfratto le associazioni e i soggetti ai quali la stessa amministrazione ha concesso spazi in sub-comodato. La Sen srl, proprietaria degli immobili in questione, ne ha infatti formalmente e legittimamente richiesto la restituzione: una grana non da poco, visto che si tratta di spazi in parte occupati da uffici comunali e in parte, appunto, utilizzati per ospitare attività di interesse culturale e sportivo. Tutto era iniziato nel 2013 con l’obbiettivo di rivitalizzare almeno una parte dell’ex fabbrica, che in totale si estende su 14 ettari, creata nell’800 e diventata negli anni ’50 del secolo scorso la più grande ceramica d’Europa.

Un fulmine a ciel sereno? Le date erano nero su bianco da tempo. Il Comune aveva stipulato il contratto di comodato con Sen il 30 luglio 2013 con durata di 8 anni e scadenza a luglio 2021.Termine poi prorogato d’intesa tra le parti fino, da ultimo, al 31 luglio di quest’anno. Forse l’amministrazione sperava in una ulteriore proroga ma così non è stato perché il 28 giugno scorso Sen ha reso nota per iscritto la sua intenzione di rientrare in possesso dell’area e degli edifici. L’amministrazione ha risposto il 20 luglio, con una nota a firma della sindaca, manifestando da un lato la volontà di proseguire il progetto di sviluppo dell’area – cosa per la quale è necessario il coinvolgimento e il consenso della proprietà – e dall’altro facendo presente la difficoltà, propria e dei sub-comodatari, "a liberare gli immobili occupati nel breve tempo richiesto da Sen". Sono seguiti altri scambi e infine un incontro tra lo studio legale incaricato dalla società da un lato e la sindaca e i dirigenti comunali dall’altro. Ci sono spiragli per trovare una nuova forma di collaborazione che consenta al Comune e ai sub-comodatari di continuare a utilizzare gli edifici? Si vedrà. Intanto l’amministrazione comunale ha deciso di farsi assistere da un avvocato. La speranza è certo poter sviluppare un ulteriore rapporto di collaborazione con Sen ma se questa via non fosse percorribile il Comune dovrà farsi carico dell’eventuale rescissione del rapporto contrattuale con i sub-comodatari e della ricollocazione di propri uffici, tra cui la biblioteca, per la quale occorre trovare un immobile idoneo.

Pochi giorni fa, dunque, con delibera di giunta 200 di fine agosto, l’amministrazione ha affidato all’avvocato Riccardo Birga il compito di "assistere il Comune nel contenzioso stragiudiziale con Sen srl e fornire agli uffici un supporto giuridico per quanto attiene ai procedimenti amministrativi inerenti alla restituzione degli immobili ed alla ricollocazione degli uffici comunali".