Scuole di circo, sfrattato il raduno. "Senza la Cittadella siamo morti"

A fine aprile la Fortezza Firmafede ha in calendario un’altra rassegna

I ragazzi delle scuole di circo che lo scorso anno hanno preso parte alla manifestazione

I ragazzi delle scuole di circo che lo scorso anno hanno preso parte alla manifestazione

Sarzana, 5 novembre 2017 - Il raduno nazionale delle scuole di circo non troverà più spazio nella fortezza Firmafede luogo dove, da 12 anni, acrobati, artisti e giocolieri mostrano la loro arte. Uno sfratto in nome di una mostra nazionale dedicata ai prodotti della terra che la presidente dell’associazione Facciamo Circo ha incassato con non poco stupore anche se l’alternativa a quanto pare è pronta. E neppure di secondo piano. Il Comune infatti ha puntato sul teatro Impavidi come location delle quattro giornate previste per il raduno nazionale delle scuole di circo dal 28 aprile al 1 maggio.

"Senza la Fortezza il raduno muore – ha spiegato Alina Lombardo – e dobbiamo dire addio alla nostra sede storica, ai suoi workshop, laboratori e stage che ogni anno attirano migliaia di persone da tutta Italia tra allievi e insegnanti di scuole di circo, compagnie, artisti, fan e curiosi. Addio alle parate gioiose e colorate per le vie del centro, agli spettacoli di strada". Il Festival è nato nel 2006 portando in città, in una giornata soltanto 6 scuole. Nelle ultime edizioni le scuole partecipanti sono state 20 e si sono alternate per diversi giorni.

"Nulla è immutabile – continua la presidente – ed è legittimo che un’amministrazione decida l’annullamento di un evento per accoglierne altri. Fa male, certo, ma è accettabile. Più difficile da digerire è che lo faccia in totale assenza di comunicazione con l’associazione organizzatrice dell’evento annullato. Inaccettabile, invece, è che la tempestiva richiesta di chiarimenti rimanga senza risposta".

Meno drastico l’assessore al turismo e cultura Nicola Caprioni. "In quel periodo - replica Caprioni - Sarzana ospiterà una fiera nazionale alimentare che sarà una novità importante. Ma questo non significa far morire un’altra manifestazione per la quale abbiamo sempre investito. Ricordo il contributo non certo simbolico, il noleggio lo scorso anno di un tendone da circo con ulteriore spese e soprattutto, sottolineo, che non abbiamo pensato a sospendere una iniziativa nella quale crediamo ma l’abbiamo spostata al teatro Impavidi. Stiamo parlando di un gioiello, di un’occasione unica. Se poi l’associazione ha altre richieste possiamo incontrarci e discutere insieme sulla ricerca di ulteriori spazi che non mancano".

Massimo Merluzzi