Ameglia, ordine del sindaco: niente cibo per i cinghiali. Controlli e sanzioni

L'ordinanza del sindaco

Una famigliola di cinghiali

Una famigliola di cinghiali

Ameglia (La Spezia), 10 agosto 2017 – L’ispirazione ‘animalista’ del sindaco di Ameglia, Andrea De Ranieri, dopo i piccioni si è rivolta ai cinghiali, da tempo vero incubo del promontorio di Montemarcello dove si avvicinano sempre più pericolosamente alle abitazioni. E da oggi anche per gli ungulati c’è un’ordinanza: non si potrà nutrirli come fossero gatti e si dovrà fare in modo di tenerli il più possibile dentro l’area del Parco.

Gli agenti forestali potranno anche non usare il guanto di velluto per garantire l’incolumità prima di tutto alle persone poi alle cose. Gli ultimi faccia a faccia tra residenti e cinghiali attratti da cibo e altri animali ha sollevato le richieste di intervento al Comune. Del problema è stato interessato anche il Parco del Magra ma impedire agli animali di muoversi è impresa ardua. L’ordinanza firmata dal sindaco impone il divieto di fornire cibo, lasciandolo all’aperto come accadeva fino a qualche tempo fa alla villa Romana di Bocca di Magra le cui recinzioni lato monte sono state rinforzate, e tenere puliti giardini e campi coltivati. Il Comune ha inoltre affidato agli agenti di vigilanza faunistica di intervenire, seguendo i metodi più consoni all’esigenza, e alla polizia locale il controllo e l’applicazione dell’ordinanza, pena sanzioni che possono arrivare fino a 500 euro.

m.m.