"Cerco la bimba che vide affogare il padre"

L’appello del carabiniere, oggi a riposo, che intervenne sul posto e si prese cura della piccola nell’attesa dell’arrivo dei familiari

Il maresciallo dei carabinieri Sebastiano Corriere

Il maresciallo dei carabinieri Sebastiano Corriere

Sarzana (La Spezia), 21 gennaio 2022 -  E’ una vicenda che risale a 57 anni fa ma che ha toccato profondamente il maresciallo dei carabinieri Sebastiano Corriere e che ogni tanto affiora nei suoi ricordi. Nella sua mente c’è il volto di quella di bambina di 9 anni che aveva assistito alla morte del padre. Lui aveva cercato di rincuorarla per lunghe ore in attesa dell’arrivo dei parenti. Ora vorrebbe ritrovare quella bimba, diventata una donna di 67 anni.  

Siamo nel 1965, all’epoca Corriere era brigadiere nella tenenza di Sarzana che si trovava in via Terzi, dove ora c’è il supermercato Conad. Era arrivato da poco da Genova e comandava il settore della polizia giudiziaria. Arrivò in piena estate di quell’anno una chiamata per un intervento a Marinella. Quando, con lla camionetta, giunse con un collega alla spiaggia, il brigadiere trovò il corpo ormai senza vita di un uomo di circa 35 anni, annegato, e poco distante, la figlia in lacrime. "Era una scena straziante vedere la disperazione di quella bimba – racconta Corriere –. Per il padre non c’era nulla da fare, la morte era stata causata da una congestione. L’uomo aveva pranzato e si era tuffato in acqua dove era stato colto da un malore fatale. Gli occhi della figlia sono impossibili da dimenticare. Sono stato con lei a lungo, dopo aver svolto le incombenze necessarie in casi del genere. L’ho portata con me in caserma e siamo rimasti a lungo assieme in attesa dell’arrivo dei familiari che abitavano in un paese della Val di Magra, non ricordo quale. Tante volte mi domando se ho trovato le parole giuste per lenirle quel terribile dolore".  

Sono nitidi i ricordi di Sebastiano Corriere che oggi ha 83 anni e vive a San Mauro Torinese: "Vista la situazione, la portai con me al bar del Mercato, vicino alla caserma, che era gestito da Graziano Scalini, che ancora sento e che mi ha ricordato quell’episodio. Ho cercato di farle mangiare qualcosa. Tutto è durato alcune ore che per me sono impossibili da dimenticare. Per questo, ripesandoci, raccontando gli episodi della mia vita in un libro che sto scrivendo, mi è venuto il desiderio di sapere che fine abbia fatto la bambina e se sia possibile rincontrala". Nella tenenza dei carabinieri di Sarzana, da tempo diventata compagnia e trasferita in via Emiliana, il maresciallo Corriere è rimasto poco, neppure un anno. Ha fatto in tempo però a essere protagonista di un arresto importante: "Quello del bandito Maisano, responsabile di un duplice omicidio davanti a un bar di Santo Stefano". Corriere si era arruolato nel 1957 ed è rimasto nell’Arma fino al 2000, ultima destinazione Torino dove vive tuttora.  

«Sono arrivato a Sarzana da Genova – racconta ancora il maresciallo Corriere – poi ci fu il trasferimento a Menaggio sul lago di Como, quindi Milano dove ho avuto l’onore di essere alle dipendenze del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’epoca tenente colonnello: "Dopo la sua promozione a colonnello e il trasferimento a Palermo, l’ho seguito in Sicilia, dove ho guidato alcune stazioni" .  

Carlo Galazzo