Giallo, ossa umane dietro un cespuglio. Le scopre un cane

Gli investigatori stanno verificando tutte le ipotesi: potrebbero essere i resti di qualche cercatore di funghi di cui si sono perse le tracce, oppure di una persona uccisa il cui corpo è stato poi scaraventato nella boscaglia

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Sarzana (La Spezia), 23 luglio 2019 -  E' stato Buck, un cane da caccia, a trovarli Come ogni mattina accompagnava il padrone nella consueta passeggiata nella vallata del Bardine, nel Comune di Fivizzano, ad un certo punto ha puntato dritto verso un cespuglio si è irrigidito come se avesse puntato la selvaggina. In mezzo alle frasche però non c’erano di fagiani, né di lepri ma resti umani, o meglio, ossa inequivocavolmente umane.

Il proprietario del cane quando ha visto spuntare i resti fra terra, spine e foglie, ha subito realizzato di cosa si trattava e ha chiamato il 112. Sul posto sono arrivati poco dopo i carabinieri di Massa e della stazione di Fivizzano con un medico legale che ha confermato la natura delle ossa scoperte dal cane. I militari hanno subito delimitato l’area, sottoposta fra l’altro a sequestro penale, e ‘rastrellato’ tutta la zona, sempre seguendo le direttive impartite dalla Procura che segue attentamente il caso.

Secondo le informazioni non risulterebbero in zona persone scomparse anche scorrendo gli annali di molto tempo fa. Gli investigatori stanno verificando tutte le ipotesi: potrebbero essere i resti di qualche cercatore di funghi di cui si sono perse le tracce, oppure di una persona uccisa chissà il cui corpo è stato poi scaraventato nella boscaglia approfittando del buio e della vicinanza di strada frequentata. Non è da scartare neppure la possibilità che possa trattarsi dei resti di qualche soldato morto durante l’ultimo conflitto mondiale. Le indagini vedono al lavoro uno speciale team di carabinieri che sta setacciando minuziosamente un’area ristretta, separando accuratamente il materiale scavato nel terreno. Fondamentale sarà la datazione dei resti che dovranno fare gli esperti: potrebbe fornire la chiave di volta per dare un indirizzo ben preciso alla ricerca di un nome da collegare a quelle ossa. Tra le verifiche forse anche quella che possa trattarsi di Angelo Paolo Luciani, scomparso a 56 anni dalla sua casa di Bradia a Sarzana il 3 novembre 2015 e mai ritrovato. Era sparito lasciando il cane e la pentola sul fuoco, le ultime segnalazioni lo individuavano nella zona di Fosdinovo.