"Caccia alle bici", scattono divieti di sosta e ordine di rimozione

Per chiedere la restituzione va dimostrata la proprietà e pagata la prevista sanzione

Rimozione e multa a chi abbandona le biciclette

Rimozione e multa a chi abbandona le biciclette

Sarzana, 17 gennaio 2019 - L’ordinanza «per la rimozione di biciclette abbandonate e fatiscenti dalla pubblica via» è già in vigore. La sua applicazione rigorosa dovrebbe invece slittare, almeno fino a quando la città non sarà attrezzata con l’istallazione di un numero adeguato di rastrelliere dove i cicloamatori possano parcheggiare senza rischiare di vedersi portare via il ‘velocipide’. Il Comune avrebbe già recuperato dai suoi magazzini qualche vecchia rastrelliera rimossa ma altre dovrebbero essere acquistate. Al momento infatti chi si muove in bicicletta oltre a non avere garanzie di sicurezza né piste adeguate per la ‘mobilità alternativa’ non ha molte alternative a quella di infrangere le nuove norme. Norme che, sottolinea l’ordinanza del comandante della polizia municipale Roberto Franzini, il Comune «sta attuando interventi per migliorare le condizioni di fruibilità nella zona di particolare rilevanza urbanistica adiacente alle chiese di interesse monumentale e moumenti in genere, nel centro storico e nella zona pertinente l’intera area della piazza Jurgens in prossimità della stazione ferroviaria». Le bici lasciate su marciapiedi, aiuole, in strada, fissate a ringhiere, lampioni o cartelli, dunque ostacolano l’operazione decoro, e in alcuni casi ostacolerebbero anche spazzamento e manutenzione. Così diventa vietato il «deposito incontrollato di disordinato» delle due ruote «fissate agli arredi pubblici, quali pali della luce, segnaletica stradale, cartelli pubblicitari, piante o che comunque ostruiscono il passaggi pedonali e cicabili e marciapiedi compromettendo la sicurezza». E la polizia munipale dovrà far rimuovere le bici «che si trovano in condizioni tali da far presumere lo stato di abbandono perche prive di parti essenziali all’uso e quindi non più idonee alla circolazione», ma anche di quelle funzionanti trovate fuori dalle rastrelliere, dagli stalli e assicurate nei luoghi vietati. Le bici-rottami dopo 30 giorni, se non reclamate, finiranno a Silea per lo smaltimento, quelle funzionanti saranno restituite a chi ne dimostrerà la proprietà aprendo il lucchetto e pagherà la relativa sanzione. Il comandante assicura che non ci sarà però una caccia indiscriminata alle bici in divieto di sosta ma, al momento, verranno rimossi solo i ‘rottami’.