Circoli, bollette triplicate e nessun aiuto: "La politica si ricordi di noi"

La testimonianza diretta di Marzia Tonelli, presidente del circolo Mcl San Venanzio di Crociata: "Probabilmente per pagare dovrò chiedere un prestito ma non ho intenzione di arrendermi"

Anziani che giocano a carte in un centro ricreativo (foto d’archivio)

Anziani che giocano a carte in un centro ricreativo (foto d’archivio)

Sarzana, 17 settembre 2022 - La chiusura forzata per la pandemia, la riapertura affrontata a testa alta ma non senza difficoltà, poi la mazzata delle bollette, con i costi alle stelle. Non una richiesta di aiuto ma una vera e propria rivendicazione di esistenza quella di Marzia Tonelli, presidente del circolo Mcl San Venanzio di Crociata. Una piccola realtà, un punto di aggregazione per una comunità che – registrato all’Agenzia delle entrate col codice fiscale e non con la partita Iva – non ha potuto godere di sgravi statali neppure durante il covid. "Siamo un piccolo circolo ricreativo come tanti – spiega la presidente –, paghiamo meno tasse rispetto alle attività commerciali ma non possiamo scaricare nulla. Le spese correnti, affitto e utenze, sono le stesse e a noi non è mai stata riconosciuta alcuna agevolazione. È come se non esistessimo".

Confrontando la bolletta di un anno fa, a fronte di un minore consumo energetico, l’importo è quasi triplicato: nel luglio-agosto 2021, con un consumo di 2779 kwh, la cifra chiesta fu 717 euro mentre quest’anno a fronte di un consumo di 2413 Kwh, l’importo sale a 1827 euro. Secondo Tonelli, a fronte di un aumento dei costi, la risposta di un circolo frequentato da pensionati e da lavoratori precari spesso sottopagati non può essere quello di aumentare i prezzi: "Qui vengono gli anziani per ritrovarsi e socializzare, per bere un caffè mentre giocano a carte. Vengono i genitori a prendere la colazione per i bimbi e i ragazzi a fare fotocopie. Io aiuto tutti come posso: mi capita di prenotare le analisi mediche dei clienti o compilare la richiesta di Spid, svolgo con piacere anche una funzione sociale".

Il circolo Mcl di Crociata, dopo una chiusura di 3 anni, aveva riaperto al pubblico 4 anni fa. È stato poi nuovamente chiuso per il Covid e, quando finalmente è stata data la possibilità di riaprire, la presidente ha dovuto chiedere un prestito per ripartire. "Ho apprezzato la decisione del Comune di dimezzare la Tari lo scorso anno – aggiunge – e devo ringraziare la Curia, proprietaria dell’edificio, per essermi venuta incontro con l’affitto per diverse mensilità, così come Mcl che dal Covid in poi non ha più richiesto il pagamento della quota associativa. Probabilmente per pagare le bollette dovrò chiedere un altro prestito ma non ho intenzione di arrendermi". Il punto è che sono tanti i piccoli centri di socialità che con i rincari potrebbero non farcela: la loro chiusura rappresenterebbe una sconfitta per tutta la comunità che quotidianamente li frequenta. Cosa fare? "Mi piacerebbe che tutti i piccoli circoli potessero essere finalmente presi in considerazione, che la politica si accorgesse di noi e riconoscesse il nostro ruolo che prima di essere commerciale è anche e soprattutto sociale".