Biodigestore, un altro ricorso al Tar Il Comune contro il Piano regionale

L’aggiornamento conferma l’impianto in località Saliceti e l’amministrazione ha impugnato anche questo atto

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Il Comune di Vezzano, nella figura del sindaco Massimo Bertoni, ricorre ancora al Tribunale amministrativo regionale contro l’impianto di trattamento di rifiuti umidi biodigestore di Saliceti. L’amministrazione vezzanese non è disposta a mollare, e prosegue nel portare avanti la propria posizione contro il biodigestore che Recos, per conto di Acam Ambiente, intende costruire nel territorio comunale, nello stesso sito in cui c’è già un impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati e per la produzione di Cdr, combustibile derivato dai rifiuti.

Motivo attuale del dibattere è l’ultimo tassello, in ordine di tempo, di una questione intricata che dura da anni. Infatti il 19 luglio scorso il consiglio regionale ligure ha approvato con una delibera l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche dal 2021al 2026. Un provvedimento che ‘tocca’ direttamente il territorio del Comune di Vezzano e strettamente connesso al Paur, il provvedimento autorizzatorio unico regionale, perché legato all’impianto per il trattamento dei rifiuti, il biodigestore, in località Saliceti. Un impianto contro il quale l’ente vezzanese ha più volte dimostrato il proprio riserbo e si era già costituito in giudizio. L’ultima delibera del consiglio regionale sulla questione è quindi strettamente correlata a contenziosi tuttora pendenti sulla realizzazione del complesso nel territorio vezzanese, e per questo il Comune ha proposto un nuovo ricorso al Tar, approvato con delibera di giunta pochi giorni fa.

L’amministrazione comunale dal canto suo ha sempre argomentato contro l’impianto, sollevando rilevanti questioni e criticità nella progettazione del consistente impianto a Saliceti, sia dal punto di vista ambientale, sia per l’ambito urbanistico, nonché per motivi di salute pubblica. Nell’iter giudiziario di una faccenda che ha coinvolto Comuni e Regione, ha visto proteste e sit in da parte di associazioni e popolazione, il Tar ligure proprio a marzo di questo anno aveva già accolto un precedente ricorso congiunto dei Comuni di Vezzano e Santo Stefano Magra, dopo che la realizzazione dello stesso impianto aveva ottenuto il via libera della Regione e della Provincia. Nella sentenza l’ipotesi localizzativa era stata ritenuta "non compatibile con la programmazione sovraordinata", in pratica con il piano provinciale dei rifiuti che nel 2018 individuava la costruzione dell’impianto a Boscalino, nel comune di Arcola, e non a Saliceti.

Cristina Guala