Aziende nautiche sotto sorveglianza

Ameglia, il Comune ordina lo ‘stop’ alle ditte di via Manzoni dopo i sequestri

Darsegne, rimessaggi e cantieri finiscono sotto controllo

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Ameglia, 20 marzo 2019 – Il fiume diventa un osservato speciale. La lente di ingrandimento del Comune di Ameglia vuole mettere a fuoco tutte le attività nautiche che hanno consolidato da anni la permanenza lungo le sponde del Magra per verificare la compatibilità con le norme stabilite non soltanto dall’ente ma da tutti gli attori che vertono sulla fascia ambientale. Intanto però il primo obiettivo è quello di sistemare situazioni in precario equilibrio andando a far valere gli strumenti in possesso degli uffici comunali. Dopo il blitz dello scorso 13 febbraio da oggi scatta l’ordinanza di sospensione delle attività che vertono su via Manzoni, dal bivio per Bocca di Magra verso l’area fluviale, individuate come possibili situazioni irregolari. Sulla base del piano di zonizzazione acustica predisposto dall’amministrazione comunale nel 2005 infatti la fascia lungo il fiume in via Manzoni dovrebbe rispettare determinate caratteristiche ma, in realtà, la situazione è ben differente. Dalla previsione di impatto acustico praticamente pari a zero si passa a un livello di cantieristica che mal si lega con le norme comunali. E qualora le posizioni fossero irregolari si allargherebbe sensibilimente anche il ventaglio dei controllori.

L’aspetto sul quale però punta il Comune è l’osservanza di un piano di zonizzazione del 2005, integrato da norme del 2013, al quale si è aggiunto il Suap (sportello unico attività produttive) nel 2010. Sulla base di quel piano infatti la zona di via Manzoni dovrebbe rispettare determinate caratteristiche ma così non sembra e per questo l’ente ha deciso di approfondire i controlli.

"Stiamo eseguendo accertamenti – spiega il sindaco Andrea De Ranieri – perchè dopo il blitz sulle sponde dello scorso mese si è aperta una breccia e diventa obbligatorio monitorare tutte le attività che vertono sul fiume». Perchè soltanto oggi? «Il piano di zonizzazione è del 2005 – continua il primo cittadino – per cui gli imprenditori avrebbero dovuto mettersi in regola o comunque ottenere nel tempo l’autorizzazione unica ambientale. Ci sta che qualcuno abbia avviato l’istruttoria e sia sfuggita per errore agli uffici oppure le pratiche siano state smarrite, per cui concediamo il beneficio del dubbio. Da oggi però chiediamo conferma dell’osservanza delle leggi previste da un atto comunale e le attività che non dovrebbero stare in via Manzoni dovranno fornire spiegazioni. Sugli altri temi di rispetto dell’area ambientale e osservanza delle norme di sicurezza nell’ambiente di lavoro decideranno altri enti".

Massimo Merluzzi