Autovelox, dubbi e rabbia. Abitanti bussano in Provincia

Apparecchio a Fiumaretta ma il limite resta

Gervasio Benelli, Raffaella Fontana e Caudio Pisani

Gervasio Benelli, Raffaella Fontana e Caudio Pisani

Sarzana, 22 febbraio 2018 -  Non bastava il velox ad animare le discussioni di piazza. Ora si aggiungono i progetti sugli argini di Fiumaretta e Bocca di Magra. Nel gioco delle parti a raccogliere gli sfoghi dei cittadini ci pensa l’opposizione consiliare. Nell’assemblea dell’altra sera convocata dal gruppo Insieme per Ameglia il numero dei contestatori è calato rispetto alla prima uscita anche se la tensione è ancora alta. Sulla decisione del Comune di spegnere l’autovelox e sull’incertezza legata all’aumento del limite di velocità continuano a soffiare i consiglieri Raffaella Fontana, Gervasio Benelli e Caudio Pisani. La proposta emersa nell’incontro al centro Capolicchio di Fiumaretta è di presentarsi in Provincia per ottenere risposte certe.

«Possibile che un sindaco – ha chiesto Eugenio Cibei – non senta la necessità di spiegare ai propri concittadini ed elettori cosa abbia in mente? Sentiamo voci contrastante e, siccome abbiamo dimostrato di essere persone civili, sarebbe opportuno ci incontrasse e iniziasse un dialogo. I primi a essere amareggiati siamo noi, disinformati di quanto è stato fatto e multati per migliaia di euro. Sono convinto che il limite resterà a 50, noi residenti alla fine ci adegueremo e questa estate ci sarà una strage di turisti, dopo 80-90 giorni scopriranno via posta la bella sorpresa e a Ameglia non torneranno più». Lo spegnimento dell’autovelox, hanno fatto notare, toglierebbe la sicurezza che per il Comune ne ha motivato l’installazione. «Per la sicurezza – replica Stefano Argiolas – ci vogliono innanzitutto controlli stradali, non un velox in un punto peraltro tra i meno pericolosi del territorio, dove si può rallentare e riaccelerare poco dopo». In tanti hanno annunciato di aver presentato ricorso puntando sulla cartellonistica stradale insufficiente. «In due chilometri – ha spiegato però Graziano Boggia – ho contato decine di cartelli nei due sensi di marcia che segnalano limiti di velocità e autovelox. Diciamo piuttosto che è piazzato in una zona inutile e non c’entra niente con la sicurezza». Contestazioni anche per i nuovi lavori post arginatura. «Ci hanno presentato – lamenta Giammaria Corradini – un progetto di fattibilità con soluzioni che non ci soddisfano. Non è questo il modo di concepire il rapporto con chi vive la frazione: prima si chiedono pareri e poi si presentano gli interventi, ma non le cose fatte».

m. m.