"L’area per cani? Prima togliete la discarica"

I residenti di via Spadoni a Ponzano contrari allo ‘sgambatoio’. "Assurdo usare quel prato quando c’è un’area abbandonata da sfruttare"

Gli abitanti della zona nell’area dove dovrebbe sorgere lo sgambatoio per cani

Gli abitanti della zona nell’area dove dovrebbe sorgere lo sgambatoio per cani

Santo Stefano Magra (La Spezia), 20 settembre 2020 -  L’area dedicata alla sgambatura dei cani individuata dal Comune di Santo Stefano Magra è uno spiazzo verde che si estende tra i palazzi di via Spadoni a Ponzano Magra. Un "giardino" attualmente spoglio di arredi e recinzioni che necessita di tutta la progettazione, dall’installazione di una rete idrica e di illuminazione alle telecamere di videosorveglianza, per adibirlo a divertimento per gli amici a quattro zampe. Ma il progetto non piace ai residenti e non certamente perchè predisposto per i "pelosi", ma perchè a poche decine di metri di distanza dallo spazio individuato, e già al centro di mille polemiche, da anni regna una discarica edile che per l’occasione avrebbe potuto essere bonificata.  

Uno spazio di notevoli dimensioni completamente invaso da ponteggi arruginiti, box da cantiere, tubi e perfino camion e ruspe circondate dai rovi. Proprio in quel tratto, secondo i residenti, avrebbe dovuto sorgere un’area verde mettendo in atto lo scomputo degli oneri di urbanizzazione che il Comune di Santo Stefano Magra ha ricevuto dal costruttore delle palazzine del quartiere. Ma da anni tutto tace e il piazzale che avrebbe dovuto essere adibito a parcheggio è sommerso da materiale incredibilmente dimenticato. "Ma come è possibile – spiegano gli abitanti – che una ditta non si ricordi di avere lasciato una ruspa oppure un camioncino ? E soprattutto perchè nessuno sta sollecitando il ripristino della zona e l’adeguamento a quello che il Comune aveva previsto ?". Ecco che il degrado si collega al progetto di realizzazione dell’area cani. "Utilizzeranno – continuano – un prato mentre ci sarebbe da recuperare un’area devastata dall’incuria. Il progetto della sgambatura avrebbe dovuto essere l’occasione per risistemare altre zone del territorio, tra tutte quella in mezzo ai palazzi della località Ghiaretolo. Nei giorni che hanno preceduto il lockdown sono venuti a installare dei lampioni che adesso sono sepolti dall’erba.  

Sia ben chiaro: nessuno di noi ha niente contro i cani e chi li porterà a spasso ma nelle scelte occorre lungimiranza e condivisione. Invece nessuno di noi è stato coinvolto nel progetto, altrimenti avremmo suggerito di realizzare l’area sgambatura nella piu’ vasta area abbandonata". E adesso gli abitanti vogliono capire perchè nonostante l’accordo tra costruttore e amministrazione comunale non sia ancora stat rimosso il cantiere. Per questo hanno contattato i consiglieri comunali Paola Lazzoni e Silvio Ratti che hanno annunciato un accesso agli atti per verificare la vecchia convenzione e le ragione dell’inadempimento contrattuale.  

Massimo Merluzzi