L’aeroporto volano di crescita del territorio

Un ottimo 2021 per l’Aeroclub Lunense e per il ’Bartolomeo Arrigoni’ che ha riscosso la giusta attenzione quale infrastruttura da sviluppare

Un aereo civile di medie dimensioni atterrato sulla pista di San Lazzaro

Un aereo civile di medie dimensioni atterrato sulla pista di San Lazzaro

Sarzana (La Spezia), 31 dicembre 2021 -  Si chiude un 2021 davvero ottimo per l’Aeroclub Lunense di Sarzana e al tempo stesso per l’aeroporto Bartolomeo Arrigoni, che ha riscosso la giusta attenzione quale infrastruttura da sviluppare. Scuola di volo, ma anche sviluppo aeroportuale civile. La convivenza è stata sancita dal regolamento di scalo redatto dall’Enac con l’apertura di un varco doganale, attivo dalla scorsa estate, che ha permesso decolli ed atterraggi anche dalla vicina Svizzera, fino ad allora interdetta allo scalo diretto in quanto non appartenete all’Unione Europea.  

Il presidente dell’Aeroclub Lunense, comandante Lorenzo Lepore, ha ricevuto gli apprezzamenti dell’ispettore Enac che ha elogiato l’operato di tutti gli istruttori grazie ai quali è stato possibile far conseguire il Ppl ( Private pilot licence ) a sette nuovi piloti i 20 e i 70 anni, a riprova che la passione per il volo non conosce limiti anagrafici. Il presidente ha anche sottolineato l’ottimo rapporto di collaborazione dell’Aeroclub con i comandi delle Forze Armate che condividono l’aeroporto e la dedizione al volo: Aeronautica Militare, reparti aerei di Marina Militare e Guardia Costiera. Ma ci sono altre buone notizie che interessano non solo i soci dell’Aeroclub Lunense, ma anche le istituzioni e privati cittadini: i ministeri della Difesa e dei Trasporti, la Regione Liguria, le Province della Spezia e Massa-Carrara, fino al Comune di Sarzana sono concordi nel puntare alla valorizzazione dell’aeroporto come fulcro di propagazione delle potenzialità del territorio. Da non trascurare è quella economica, legata ai voli privati di soggetti che gravitano nel settore della nautica e del lapideo e al turismo nella sua più ampia accezione. È di buon auspicio in tal senso l’esperienza di un pilota tedesco, giunto all’aeroporto di Sarzana a fine primavera per motivi d’affari, che è rimasto affascinato dalle bellezze naturali, dal clima e dalla cultura enogastronomica e ha convinto un gruppo di altri sette aviatori connazionali a trascorrere una settimana di vacanza tra Versilia e Cinque Terre a settembre.

«L’obiettivo – ha detto il presidente Lepore – è dar vita ad un consorzio per la gestione aeroportuale a partecipazione mista, pubblica e privata, capace di mediare le diverse esigenze di sviluppo e condurre a ricadute benefiche sul territorio, mantenendo alta l’attenzione sulla sostenibilità ambientale degli interventi per uniformare la crescita infrastrutturale alle aspettative ecologiche. Proprio in considerazione delle dimensioni della pista, l’aeroporto di Sarzana si inserirebbe tra i cosiddetti “aeroporti minori”, beneficiari di fondi pubblici messi a disposizione dalla Comunità Europea, ma senza il pericolo di dover gestire le criticità di un indiscriminato incremento del traffico aereo, tipico degli scali internazionali: i vari Pilatus, Cessna e Beechcraft (mono o bimotori con capienza massima di 10 passeggeri) che potranno operare su Sarzana hanno impatto sonoro ed emissioni inquinanti molto più bassi rispetto ai classici aerei di linea".