I Ragazzi del venerdì rinascono con le sette note

Successo dell'appuntamento sul disagio psichico alla Sala Soci Coop di Pistoia. Anche grazie alle canzoni, si torna alla vita

I Ragazzi del venerdì

Silvana Agostini, in basso, e i Ragazzi del venerdì

Pistoia, 13 dicembre 2019 - Potenza del venerdì. Non poteva che essere così: è stato un venerdì 13 dicembre con protagonisti… “I ragazzi del venerdì”. Un pomeriggio, trascorso nell’accogliente e capiente Sala Soci Coop in Viale Adua a Pistoia, per ripercorrere il progetto “A ciascuno la sua canzone”, un viaggio dentro le canzoni per ritrovarsi, raccontarsi, condividere. Assieme al gruppo di scrittura autobiografica “I ragazzi del venerdì” guidato da Rita Gualtierotti, l’associazione Oltre l’Orizzonte per il benessere psichico partecipe con il presidente Kira Pellegrini e ancora Silvana Agostini, Alberto Bigagli e Sacha Papini (assente giustificata, per influenza, Serena Petrocelli); è arrivato in chiusura il vice sindaco di Pistoia nonché assessore alle politiche di inclusione sociale e presidente della Società della Salute Anna Maria Celesti, mentre sono intervenuti il direttore UFC salute mentale Adulti Pistoia Maurizio Miceli e il presidente di Far.com Alessio Poli, oltre ai musicisti Lavinia Cioli, Emiliano Degli Innocenti, Laura Piunti e Paride Fidati.

Nel corso dell’appuntamento due anteprime: la canzone “Dietro le note… frammenti di vita”, nata dalle parole dei Ragazzi e dalla musica di Papini, e il libro “Un viaggio nel tempo e nelle canzoni”. “Dopo il progetto Radici, portato a termine nel 2018, i ragazzi all’unanimità hanno scelto di ‘lavorare’ sulla musica e soprattutto sulla canzone. Così è nato ‘A ciascuno la sua canzone’ – racconta Silvana Agostini –, un progetto che in apparenza poteva sembrare leggero, allegro, ma che via via che procedeva si è rivelato profondamente coinvolgente. Si trattava di scegliere la canzone del cuore, ascoltarla, cantarla condividerla con gli altri compagni. Ma non finiva lì perché ai ragazzi, nel percorso di scrittura condotto da Gualtierotti, veniva chiesto di scrivere le loro emozioni e soprattutto raccontare il legame con la canzone prescelta.

Come nel percorso precedente, ho curato l’ascolto delle canzoni e il momento successivo, quello della scrittura per fermare emozioni, riflessioni, ricordi, sogni. I ragazzi hanno partecipato a questa fase del percorso con serietà e intensità, trovato dentro di sé le parole per raccontarsi e fare svelamento di emozioni anche molto intime che hanno sempre condiviso con il gruppo”. Il progetto è stato anche un percorso dentro la profondità della musica grazie a Sacha Papini, per il quale la musica prima di tutto è libertà di essere. Ecco che la dimensione del disagio e l’aspetto riabilitativo non dovevano invadere questo spazio. Ascoltare canzoni, parlare di gruppi e musicisti, di che cosa avesse rappresentato la musica, ma non per i disagi o i percorsi riabilitativi. In quanto esseri umani. E così è stato. Ora non resta che guardare negli occhi i ragazzi che, venerdì o non, hanno un’altra luce. La luce della musica, la luce della speranza, la luce della solidarietà che fa vivere meglio. Tutti quanti.

Gianluca Barni