Tutti in pista per gli allenamenti, senza rischi

E’ ripresa l’attività al velodromo Sacchi. Ci sono tre diverse zone per garantire il rispetto dei protocolli

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Gli atleti pratesi tornano in pista. Riprende infatti l’attività sull’anello della pista del velodromo Enzo Sacchi a Firenze, che è stato adeguato agli standard richiesti dal protocollo di attuazione della Federciclismo, sviluppato in base ai principi fondamentali definiti dal ministero della salute e dall’Istituto superiore della sanità. Gli juniores della Big Hunter Beltrami TSA Seanese, i corridori e le atlete del Team Zhiraf di Comeana, gli allievi e gli esordienti del Lenzi Bike Borgonuovo, le esponenti del Team Aromitalia Vaiano hanno iniziato gli allenamenti, con la speranza, a partire da luglio, di riprendere anche su strada. Certo non sarà come prima, ma la Fosco Bessi, società che ha il compito di gestire l’attività grazie al grande impegno e alla passione dei suoi dirigenti e che merita una volta di più il riconoscimento di tutti, farà il possibile per rendere più bello possibile questo primo ritrovo e quelli successivi, al momento per le discipline individuali, in attesa delle gare.

Ma quali sono le indicazioni e le disposizioni da osservare? Il sito del velodromo sarà suddiviso in tre zone indicate dalla cartellonistica. C’è la "zona bianca", suddivisa in due sottozone che serviranno per ingresso e uscita di atleti e tecnici, l’altra per accompagnatori e genitori. All’ingresso un registro per annotare le presenze, sarà firmata un’autocertificazione da parte degli atleti ai quali con il termoscanner sarà misurata la temperatura corporea che deve risultare sempre al di sotto dei 37,5 gradi. Gli accompagnatori e spettatori potranno accedere sulla gradinata del velodromo delle Cascine negli spazi indicati, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale.

La "zona gialla" è quella interna alla pista, riservata a atleti, tecnici, meccanici e addetti, ed anche qui tutti dovranno usare i dispositivi individuali di protezione. In questa zona di riposo gli atleti dovranno osservare una distanza di 4 metri l’uno dall’altro, dovranno vestirsi ed effettuare il riscaldamento sui rulli per poi raggiungere attraverso corridoi riservati l’area bici dove riceveranno dai meccanici il mezzo pronto per effettuare gli allenamenti.

La "zona verde" infine è quella della pista dove gli atleti potranno allenarsi senza mascherina, ma dovranno indossare gli occhiali e mantenere la distanza interpersonale di 2 metri se affiancati e di 20 metri se in fila. L’accesso nella "zona verde" sarà a turni ed a cura del responsabile del velodromo e nel rispetto del massimo consentito. Per l’uscita gli atleti in bici, ultimato l’allenamento, dovranno usare uno speciale corridoio parallelo a quello di entrata nel velodromo, mentre per l’uscita a piedi dalla pista si dovrà usare il tunnel del sottopassaggio. Da aggiungere che i giorni previsti per gli allenamenti sono quelli di martedì, giovedì e sabato di ogni settimana.

Antonio Mannori