"Sono arrivati dei risultati che non ci aspettavamo. Credevamo e crediamo di aver allestito una squadra competitiva, che può giocarsela con tutte le altre del girone. E’ palese che in questo momento abbiamo delle difficoltà, ma non sono preoccupato. La medicina migliore in questi casi è il lavoro, ma ognuno deve dare il massimo senza più alibi". Non si nasconde il direttore generale del Prato, Ivano Pastore. La precoce eliminazione in Coppa Italia incassata per mano della Pistoiese e la falsa partenza nel girone D di serie D, con appena un punto accumulato in tre partite (un pareggio e due sconfitte), fanno riflettere e non poco la società, con il Prato penultimo in classifica.
"La squadra deve lavorare per risolvere alcuni problemi. Abbiamo fatto 9 partite, comprese le amichevoli e la Coppa Italia, e in 8 di queste abbiamo sempre preso gol. Le prime giornate non sono mai attendibili, ma è anche vero che ci aspettavamo di più e in questo momento ci troviamo a dover rincorrere – precisa Pastore – La proprietà non ha mai detto ’voglio vincere’, ma vogliamo provare a giocarcela con tutti e sederci al tavolo di chi poi alla fine si giocherà qualcosa di importante. All’inizio dell’anno col presidente abbiamo deciso di fare un percorso con un certo budget e su quel budget abbiamo cercato di fare un progetto adatto. Ma il budget è per tutta la stagione e, soprattutto, per lavorare ad un upgrade societario a tutto tondo". E ancora: "Bisogna guardare anche alla sostenibilità finanziaria della società. Voglio far crescere e migliorare il Prato, per prepararlo ad essere pronto ad un eventuale salto di categoria con la prima squadra – prosegue il direttore generale dei biancazzurri –. Capisco i tifosi. Vincere piace a tutti. Ma non serve farlo in maniera estemporanea, senza gettare le basi per un futuro radioso e per creare una realtà che produca valore a partire dal suo settore giovanile, che produca senso di appartenenza nei suoi giocatori ed entusiasmo in tutta la città".
Prima di tutto, però, serve superare il momento critico e la tirata d’orecchi va anche ai giocatori: "E’ tempo di eliminare qualsiasi alibi. Qui si lavora bene. La società è presente, ha risolto ogni tipo di problema, seppur piccolo, che si può essere presentato e non ha mai fatto mancare niente a nessuno da nessun punto di vista. Adesso serve anche una risposta dal campo – conclude il direttore generale biancazzurro – . La maglia va meritata. Essere a Prato è un privilegio che va mantenuto nel tempo con prestazioni non solo tecnicamente valide. Adesso è il momento di tirare fuori gli attributi o di dimostrare almeno di averli".
Nel frattempo dalla società arriva il saluto ad Alfredo Geraci, preparatore dei portieri che ha accettato l’offerta dell’Hatta Club, ambiziosa società degli Emirati Arabi Uniti, ed è volato in direzione Dubai, lasciando una casella vuota da riempire per il suo ruolo in biancazzurro. Leonardo Montaleni