La palla ovale torna al "Montano" Allenamenti sì, ma senza contatti

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La palla ovale pratese torna a rotolare. Non subito però, ma a partire dall’8 giugno quando a ripartire sarà la prima squadra. Il rientro in campo non riguarderà il Chersoni, ma il Montano di viale Galilei, che si appresta a ospitare nuovamente il rugby dopo più di un triennio. Per i Cavalieri Union l’esilio da Covid sta per finire: il nuovo allenatore Alberto Chiesa potrà dirigere la prima seduta di allenamento fra una settimana esatta. Sarà un modo per illustrare ancora di più la sua idea di gioco , oltre che per ritrovare una parvenza di normalità. Saranno sedute tecniche sui generis, visto che il protocollo federale ha messo al bando ogni situazione di contatto. Niente mischie, niente touche, niente passaggi fra gli stessi giocatori, con il pallone che verrà utilizzato in forma individuale dal giocatore (che dovrà peraltro munirsi di autocertificazione) e poi sanificato. L’attenzione si sposterà quindi sulla cura della parte atletica ed aerobica, oltre a qualche seduta tattica in attesa di poter poi provare i vari schemi. Il rientro sul terreno di gioco dei grandi rappresenterà un esperimento-pilota: in caso di esito positivo, già dal 15 giugno potrebbe essere esteso anche alle giovanili. "In questa fase ancora incerta,, abbiamo deciso di ritrovare il rapporto diretto con i nostri ragazzi e far ripartire gli allenamenti", commenta il presidente Francesco Fusi. "Sappiamo benissimo che il rugby oggi deve mettere il principio di sicurezza sanitaria davanti a tutto. Per questa ragione, dopo una accurata analisi di cosa è possibile e non possibile fare, inizieremo intanto con il gruppo seniores della Serie A. Il rugby dell’area Prato-Sesto è vivo e ha ancora voglia di crescere insieme, siamo felici di offrire un piccolo segnale di ritorno alla normalità".

G.F.