"La ginnastica? Un insegnamento di vita"

L’ex capitano della Nazionale Marta Pagnini compie oggi trent’anni. "La medaglia più bella quella ai Mondiali di Kiev nel 2013"

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Atleta di livello mondiale, giudice di gare nazionali ed internazionali, commentatrice tecnica. E ancora, speaker radiofonica (conduce un programma sulla webradio "Playbox", intitolato "Fai tutto bene") e membro del team marketing delle Olimpiadi di Milano e Cortina 2026. Marta Pagnini ha tagliato oggi il traguardo dei trent’anni, ma si è già reinventata più volte nel corso della carriera. Era il 2012 quando insieme alle "Farfalle" della ginnastica ritmica conquistava il bronzo alle Olimpiadi di Londra: poco meno di un decennio, ma per la varietà di esperienze professionali messe in fila da allora sembra essere trascorsa una vita. "In realtà mi sono accorta relativamente del tempo trascorso. Sembra ieri che mi allenavo in palestra – ha raccontato l’ex ginnasta pratese – così come ricordo benissimo la medaglia ai Mondiali di Kiev del 2013. Quella a cui sono più legata". L’ex capitana della Nazionale ha detto basta all’agonismo alla fine dei giochi olimpici di Rio 2016. E chi all’epoca si aspettava un dietrofront è rimasto sorpreso.

"Una disciplina che mi ha dato tanto, che mi ha cambiata. Fortunatamente in meglio: oggi mi sembra ci sia una maggiore attenzione al benessere dell’atleta. Ci sono più allenamenti specifici sulla tecnica e figure di supporto come lo psicologo ed il nutrizionista – ha continuato – Mi hanno chiesto più volte se mi fossi pentita di aver smesso a venticinque anni. In realtà mi spiace non aver chiuso la carriera qualche anno prima. La ginnastica è totalizzante, vivi in funzione degli allenamenti. Mi sono interfacciata con la vita reale più tardi rispetto alle mie coetanee". Marta non ha tagliato però i ponti con il mondo della ginnastica: ha contribuito a curare la parte organizzativa delle Universiadi di Napoli 2019, viene chiamata talvolta nella giuria che valuta le performance delle ginnaste durante le gare. E non disdegnerebbe in futuro un ruolo in federazione.

Percorrendo magari le orme della madre Grazia Ciarlitto, consigliere federale e presidente dell’Etruria. "Non mi dispiacerebbe, più avanti – ha proseguito – Per adesso sono concentrata sui giochi invernali di Milano e Cortina". Ma in definitiva, che bilancio traccia Marta Pagnini dei suoi primi trent’anni?

"Sono più che felice di quel che ho fatto in tutti questi anni. Non tutto è andato come avrei voluto ma è normale così – ha concluso – Credo che la lezione più importante sia proprio questa: si cresce davanti alle difficoltà. E non si finisce mai di imparare".

Giovanni Fiorentino