La bella favola di Minardi "Ero a terra, qui rinasco"

E’ l’autore della prima rete nel rotondo 3-0 del Prato sulla Sammaurese. Due anni fa la rottura dell’articolazione del piede ma ora è uscito dal tunnel

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"Vietato arrendersi. Nella vita e nel calcio. Ho vinto la mia prima scommessa con me stesso e ne sono felice. Adesso spero di vincere anche la seconda e di contribuire a fare tornare il Prato dove merita, cioè nel calcio professionistico". E’ una bella favola sportiva quella di Viviano Minardi, centrocampista classe 1998 del Prato, che domenica ha aperto le marcature alla prima partita da titolare nella vittoria ottenuta dai biancazzurri sul campo della Sammaurese.

Minardi, dopo aver debuttato giovanissimo in serie C con la maglia della Pistoiese, due anni fa era rimastto vittima di un grave e raro infortunio: in un contrasto di gioco si ruppe un’articolazione del piede. Da quel momento per il giocatore è iniziato un lungo calvario, con momenti di grande scoramento. "Ho girato un sacco di medici e di specialisti. Molti mi avevano anche detto che non sarei più tornato a giocare a pallone. Ma io non mi sono arreso e ho lavorato sodo, anche sopra al dolore, per cercare di tornare in campo", spiega proprio Minardi. "Ho scelto Prato perché è una piazza che non c’entra niente con la serie D. Venivo da due anni molto negativi e molto brutti, mi serviva un ambiente dove stare bene e prendermi il mio tempo per recuperare e tornare a fare quello che amo: giocare a calcio. Riesco ad allenarmi con costanza e a sostenere un livello alto di stress fisico. Domenica ho addirittura segnato e ho giocato 90’, sono contentissimo". E ora i biancazzurri guardano tutti dall’alto con 10 punti, forti del primato in classifica nel girone D di serie D e dell’imbattibilità stagionale. "Non ci possiamo nascondere: guardando la rosa si capisce che questa squadra è stata costruita per provare a vincere il campionato. Il gruppo ha valori importanti, anche se possiamo ancora migliorare tantissimo. Serve un po’ di tempo per conoscersi e per oliare certi meccanismi", insiste il centrocampista del Prato.

"Faremo di tutto per tornare in serie C, dove merita di giocare il Prato. Mi piacerebbe e sarei felice di tornare nei professionisti con questa maglia, per riprendere la carriera da dove si era bruscamente interrotta con quel maledetto infortunio. Il campionato è ancora lungo e sarà fortemente condizionato dal coronavirus, ma noi ci crediamo".

L.M.