I Cavalieri potrebbero perdere l’accademia La Fir pronta a chiuderla l’anno prossimo

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Prato potrebbe perdere il proprio Centro di formazione permanente della Fir, come Roma, Milano e Treviso. Lo ha preannunciato il nuovo presidente della Federazione Marzio Innocenti spiegando come in futuro le risorse stanziate per le quattro accademie (oltre a quella nazionale di Remedello) verranno erogate con tutta probabilità direttamente ai club per formare i giovani. La riforma non sarà imminente: anche per ragioni logistiche, non sarà attuata in questa stagione, ma potrebbe concretizzarsi la prossima. Così dal 202223 anche l’accademia che ha sede al Convitto Cicognini potrebbe essere chiusa. E si chiuderà un’epoca: la scelta federale di istituire in città uno dei suoi centri formativi affondava le radici nel rendimento dei Cavalieri. Era un momento storico in cui i "tuttineri" erano la compagine più forte della Toscana e lottavano per lo Scudetto in Eccellenza. Se la supremazia toscana è stata riaffermata, dopo il disimpegno dei Medicei, rinverdire gli antichi fasti è un sogno. Ma anche nelle ultimissime stagioni, l’accademia aveva portato al Convitto giocatori promettenti di cui ha beneficiato anche il sodalizio di Fusi. Senza dimenticare chi haspiccato il volo, come Neculai, appena passato alle Zebre e reduce insieme ad altri due ex-Cavalieri, Pani e Baldelli (in odore di Top10) dal Sei Nazioni Under 20.