I Cavalieri non si tirano indietro E corrono anche per il Meyer

Una iniziativa a sostegno dell’ospedale pediatrico E poi c’è l’impegno per la Fondazione Ami

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Una corsa di cinque chilometri, con il Montano di viale Galilei sutilizzato sia come punto di partenza che d’arrivo. Un excursus dai consueti allenamenti che capitan Alessandro Lunardi e compagni stanno sostenendo in questi giorni e che andranno avanti fino al 24 luglio, Da circa una settimana sono finalmente tornate le classiche situazioni di contatto della palla ovale, pur rifacendosi al touch rugby. Ma soprattutto, prendendo parte a Run for Meyer i Cavalieri hanno compiuto un gesto davvero apprezzabile a favore dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, accompagnato da una donazione simbolica. Run for Meyer si è conclusa proprio ieri, rivelandosi una iniziativa capace di coinvolgere club sportivi di tutta la Toscana. Per i Cavalieri erapresente un contingente formato da una decina di giocatori, che i hanno completato il percorso sulla pista ciclabile, a coronamento di una delle sedute atletiche alle quali stanno sottoponendosi in questi giorni con l’obbiettivo di ritrovare la migliore condizione con l’approssimarsi delle (probabili) date d’inizio delle competizioni. "Si tratta del nostro sponsor etico, al pari della Fondazione Ami", spiega il presidente Francesco Fusi. "Ecco perchè abbiamo aderito con piacere. E le iniziative già varate insieme negli anni passati andranno avanti anche nel futuro prossimo". Poco prima del prossimo Natale, quindi, una delegazione della società pratese farà visita ai piccoli pazienti del nosocomio fiorentino portando doni a tema rugbistico, riprendendo così la consuetudine che si era interrotta a Pasqua lo scorso aprile a causa dell’emergenza-coronavirus.

Restando a Prato, invece, è destinata a proseguire l’intesa con Ami (associazione alla quale i Cavalieri hanno donato più di 1500 euro dopo l’ultima edizione del "Trofeo Gennaro Coppola" dello scorso anno. Nel corso della Serie A 202021, almeno un paio di partite casalinghe degli uomini guidate da Alberto Chiesa saranno infatti consacrate alla beneficenza. Una parte dell’incasso del botteghino del Chersoni verrà infatti devoluta alla fondazione e contribuirà a sostenerne progetti e attività. Via libera alla solidarietà in attesa che anche il campo di gioco dia il proprio responso.

Giovanni Fiorentino