"Datemi tempo, presto tornerò a vincere"

A un anno dalla conquista del Mondiale in Moto3 Dalla Porta mostra ottimismo per il futuro, nonostante una stagione così così

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"La gara alla quale sono più legato? Quella di Philips Island del 2019, che mi consegnò il titolo. Non avevo bisogno di arrivare primo perché il mio rivale era caduto. In teoria avrei potuto gestire il vantaggio, senza rischiare. La testa però mi diceva di provare comunque a vincerla, e ci riuscii. Una giornata che non dimenticherò mai". Lorenzo Dalla Porta non ha dubbi nell’indicare la corsa che porta nel cuore. E a distanza di un anno (o poco meno) dal gran premio d’Australia che lo decretò campione del mondo Moto3, il ricordo è ancora forte ed indelebile. Sono passati con esattezza 367 giorni da quando sulla Honda Leopard numero 48 tagliava il traguardo per primo e chiudeva i giochi per l’alloro mondiale. A ruota, nei momenti successivi, la dedica alla nonna Nicoletta Acri (scomparsa poche settimane prima) la foto (diventata poi cult) di gioia pura in pista con il padre Massimiliano. E a dicembre, al termine del Mondiale, i festeggiamenti nella sua Montemurlo, vestita a festa per accogliere il ritorno a casa del suo campione. Nelle cinque stagioni complessive trascorse nella terza classe del Motomondiale, il pilota montemurlese ha salutato tutti con cinque vittorie (e sedici podi complessivi) in 73 gare, collezionando complessivamente 464 punti. Lorenzo, però, non è caratterialmente il tipo che ama guardare al passato più del dovuto. Ecco quindi che la sua attenzione resta focalizzata sul presente, che parla di un’annata in Moto2 influenzata dal minor numero di test pre-stagionali effettuati a causa dell’emergenza-Covid nel corso della scorsa primavera. Con la sua Kalex Italtrans Dalla Porta ha fino ad ora portato a casa cinque punti (colti nelle due sfide di Misano) ed occupa la ventisettesima posizione nella graduatoria mondiale. Gli restano tre appuntamenti (a partire da "gara 1" di Valencia, il prossimo 8 novembre) per incrementare questo bottino ed accumulare ulteriore esperienza in ottica 2021, quando sarà chiamato a compiere un passo avanti concreto sul piano dei risultati. L’accordo con il team bergamasco scadrà infatti al termine della prossima stagione e un rendimento come quello del compagno di squadra Enea Bastianini (che ha avuto bisogno di dodici mesi di apprendistato per lottare per i vertici e ha già in tasca un accordo con la Ducati per passare in MotoGp) potrebbe aprirgli scenari interessanti per il 2022. Il diretto interessato nel frattempo ha ribadito più volte la volontà di non bruciare le tappe, crescendo gradualmente. "Al netto del fatto di dover guidare una moto trenta chili più pesante di quella dello scorso anno, quel che colpisce fra Moto3 e Moto2 è la distanza minima fra i piloti per quanto riguarda i tempi. Nelle prove i distacchi sono davvero ridottissimi e tutti noi cerchiamo di rientrare nei primi quattordici", spiega Dalla Porta. "Se sono preoccupato? No, ho solo bisogno di tempo. Anche durante il primo campionato in Moto3, nel 2015, facevo fatica. Quattro anni più tardi, però, ho vinto il Mondiale".

Giovanni Fiorentino