Moto, Dalla Porta torna a casa. Il campione del mondo portato in trionfo / FOTO

Dopo il successo iridato nella Moto3 il giovane pilota festeggiato a Montemurlo. Con un pensiero per la nonna scomparsa da poco

Lorenzo Dalla Porta festeggiato a Montemurlo (foto Attalmi)

Lorenzo Dalla Porta festeggiato a Montemurlo (foto Attalmi)

Montemurlo (Prato), 4 novembre 2019 - Via Montalese, nel tratto che affianca il Municipio, è praticamente intasata: campeggiano striscioni con il numero "48" sia sulla facciata dell'edificio che sulle inferriate del vicino cantiere, dove sorgerà il nuovo centro.  Decine e decine di persone guardano nervosamente l'orologio: c'è chi deve tornare a lavoro, chi ha chiesto un giorno di ferie al proprio capo, chi è uscito prima da scuola. Ma nessuno di loro, per nulla al mondo, avrebbe riunciato all'evento. E alle 13, o giù di lì, Montemurlo si ferma: Lorenzo Dalla Porta torna a casa, scende dalla macchina che lo ha riportato qui direttamente da Roma (dove è sbarcato dopo la vittoria in Malesia di domenica) insieme al padre Massimiliano. E viene subito portato in trionfo dagli amici di sempre fra cori da stadio e pacche sulla spalla, da chi lo ha visto crescere.

Ad accoglierlo c'erano anche il sindaco Lorenzo Calamai e il vicesindaco Giuseppe Forastiero, oltre ai consiglieri regionali Nicola Ciolini Ilaria Bugetti. Al momento di firmare il registro dei concittadini illustri (“Fiero di essere montemurlese”, la sua dedica, oltre al ricordo ormai canonico della nonna Nicoletta Acri) al suo fianco c'era un altro grande sportivo come Marco Innocenti, quasi a testimoniare il passaggio di consegne fra una carriera eccezionale al tramonto e una che deve ancora scrivere i capitoli più belli. Il primo (almeno nel Motomondiale) Lorenzo lo ha scritto il mese scorso, laureandosi campione del mondo Moto3 con due gare d'anticipo. E dopo aver vinto anche il penultimo gran premio stagionale a Sepang, stamani si è concesso all'abbraccio dei suoi concittadini, in una ridda di foto e autografi.

La storia di nonna Nicoletta, la sua prima tifosa scomparsa lo scorso mese, è nota. Ma Lorenzo, visibilmente emozionato, ha aggiunto nuovi tasselli. “L'anno prossimo, in Moto2, correrò con il numero 19, ovvero l'anno in cui purtroppo ci ha lasciato. Mi ha sempre incoraggiato e rimproverato, quando serviva. La vittoria è per lei, oltre che per tutta la mia famiglia – ha commentato – ringrazio anche tutti quelli che mi hanno supportato e che sono venuti a salutarmi. Non mi aspettavo un'accoglienza del genere, se devo essere sincero”.

Tra due settimane, il pilota ventiduenne chiuderà il 2019 con l'ultimo g.p., che si terrà a Valencia, poi resterà in Spagna per qualche giorno per i primi test con la nuova moto (per il prossimo biennio andrà a gareggiare con l'ItalTrand Racing Team) e infine tornerà ad Oste per la festa che verrà organizzata in suo onore, come preannunciato da Calamai. Ma intanto “Il Geko”, la pista di famiglia in cui Lorenzo è cresciuto, è ormai diventata un “tempio laico” per gli appassionati delle due ruote.