L’avevamo visto a fine luglio nella sede del Prato, maglietta girocollo, su e giù nel corridoio antistante gli spogliatoi, insieme alla solertissima vicepresidente a spostare scatoloni senza risparmiarsi un minuto. Mai avuta l’aria del lei non sa chi sono io. Visto così lo senti ancor più pratese fra i pratesi senza uzzoli e minuzzoli. Lo ritroviamo ora dopo tre settimane trascorse sulla sabbia di sole del SudAfrica mistica e selvaggia, paradiso del fotografo, ogni tramonto un pezzo di eternità. Stefano Commini, il presidente che da Roma ci è mèta luce e guida, come si cantava del Papa negli inni dell’Azione Cattolica, prima di andarsene nella vacanza dei comuni mortali (anche il Padreterno si riposò dopo aver creato il mondo) aveva sistemato non solo gli scatoloni del nuovo Prato.
Società riveduta a caccia della promozione?
"Società riveduta e corretta con vicepresidente, direttore generale, allenatore, direttore sportivo e segretario, mentre la promozione è nelle mani del destino. Non possiamo cambiare il vento che al Lungobisenzio è sempre impetuoso, ma abbiamo orientato le vele attraverso una ristrutturazione societaria e di squadra".
Che effetto fa tornare sulla graticola del Prato Calcio?
"Graticola? Sempre un piacere. Ho tenuto anche dall’Africa contatti con allenatore e dirigenti per avere il quadro della situazione, che registro buona nonostante alcuni contrattempi muscolari caratteristici del periodo".
Ai pratesi cosa chiede?
"Agli amministratori, con cui mi sono incontrato poco prima delle vacanze, il sostegno strutturale per prima squadra e giovanili, sapendo di poter contare su dirigenti appassionati che hanno già dimostrato comprensione. Alla città di esserci vicini".
I tifosi sognano vittorie.
"Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio, ma conto sulla maturità dei nostri sportivi".
Cesare in Gallia venne vide e vinse.
"Sì, ma poi trovò Bruto a pugnalarlo. Il Bruto del calcio è il bilancio che noi terremo in ordine".
Lo rifarebbe di assumere la presidenza?
"Lo rifarei"
Che rimanga fra noi: quanto ha speso in acquisti?
"I cronisti sono spesso bugiardi e non rimarrebbe fra noi. Ho speso assai. Lo dimostrano le conferme di Mobilio e altri giovani che ci venivano richiesti da società di categoria superiore".
Il 3 settembre battesimo di coppa. C’è chi non ha fatto ancora il vaccino contro il Covid, ma non c’è pratese che non abbia effettuato idealmente quello contro i pistoiesi dal dì che i pistoiesi tentarono di rubarci la Sacra Cintola. Ci sarà?
"Ci sarò. Al di là del folklore, sarà un primo test importante, che deve tener conto di caratteristiche tecniche richieste dal nostro allenatore in via di graduale assimilazione".
Ha confermato Brando dopo averne giubilati altri. Incongruenza da cambio di fuso orario rientrando dall’Africa?
"Insieme ai nuovi dg e ds, prima ancora di andare in Africa, abbiamo convenuto che la scelta di confermare Brando potesse essere la migliore. Non condivido la teoria che gli allenatori sono come i pannolini e vanno cambiati spesso".
Come sarà il derby?
"Tu chiamale, se vuoi, emozioni".
Roberto Baldi