Dietrofront canadese: salta la cessione. Il Prato resta in mano a Toccafondi

Da Toronto nessun bonifico. Dopo mesi di trattative è fumata nera

Il patron  Paolo Toccafondi

Il patron Paolo Toccafondi

Prato, 24 luglio 2018 - E alla fine è saltato tutto. Dopo un’intera giornata trascorsa aspettando una fideiussione che poi non è arrivata, il Prato è rimasto nelle mani di Paolo Toccafondi. L’accordo preliminare stipulato con l’avvocato canadese Joseph Romano è diventato carta straccia allo scadere della mezzanotte di ieri, termine ultimo per farlo valere. L’annunciato arrivo della fideiussione di 300mila euro a copertura della domanda di ripescaggio in serie C non si è mai verificato. Erano solo voci quelle che volevano che il documento fosse stato già inviato nei giorni scorsi per il vaglio dell’ufficio legale della Lega Pro, che in effetti lo stesso Toccafondi aveva allertato.

Ieri, però, le stesse voci sono rimaste in silenzio, compreso quelle degli emissari pratesi dell’imprenditore di Toronto, Giuseppe De Luca e Giovanni Carlesi, con quest’ultimo volato addirittura lontano da Prato, in America. Toccafondi, complice il fuso orario, ha invece atteso fino all’ultimo momento disponibile per le operazioni bancarie, ovvero la tarda serata di ieri, ma da Toronto non è arrivata nessuna delle garanzie attese. Al patron biancazzurro sarebbe bastata, appunto, anche soltanto la fideiussione per il ripescaggio, sebbene l’accordo avesse stabilito nel 23 luglio il termine ultimo per versare anche i 350 mila euro in contanti per la stessa richiesta dello stesso ripescaggio ed il milione e oltre di euro dell’altra fideiussione a copertura dei crediti per il passaggio delle quote societarie. Romano avrebbe però potuto saldare il tutto nei successivi due o tre giorni, perché Toccafondi avrebbe aspettato.

Ma da Toronto non è arrivato niente e dopo una lunghissima e caldissima estate la vicenda si conclude, nonostante la mediazione del sindaco Matteo Biffoni, con un nulla di fatto, lasciando il Prato nella mani di Toccafondi. Una fumata nera che fa piombare nello sconforto gran parte della tifoseria che sperava in un taglio netto con il passato dopo 38 anni di gestione Toccafondi.

Difficile immaginare, con la stagione ormai alle porte (il campionato di Serie C inizierà il 26 agosto), che vi possa essere un ulteriore cambio di rotta. Anche se non in prima persona, visto la squalifica di 20 mesi, toccherà all’attuale patron allestire la squadra che, a questo punto, se Toccafondi decidesse di provvedere in prima persona al ripescaggio, potrebbe partecipare ugualmente al campionato di serie C.

Massimiliano Martini