Torna sul palco Renzo Zenobi, cantautore coraggioso e raffinato

In scaletta i brani del suo nuovo album "Volando". Al Magnolfi sabato alle 21

Renzo Zenobi

Renzo Zenobi

Prato, 7 novembre 2019 - Sabato 9 novembre alle 21, al teatro Magnolfi di via Gobetti 79, il gradito ritorno di uno dei cantautori più coraggiosi, coerenti e raffinati: Renzo Zenobi. Quasi cinquant’anni di carriera, pochi album “pensati”, tante le collaborazioni importanti (ha suonato la chitarra nei primi album di De Gregori, uno per tutti “Rimmel”) e tante le “pause di riflessioni”. Quando sembrava che Zenobi avesse deciso di chiudere con la musica, per fortuna un ripensamento. Lo scorso anno ecco un nuovo splendido album dal titolo “Volando”. Sabato un live importante per riascoltare un grande della musica italiana. Biglietto unico 10 euro. Info e prenotazioni attimidamorerenzohiocciolagmail.com A che cosa dobbiamo questo piacevole ritorno? “In realtà è stato tutto casuale. Non avevo nessuna intenzione di tornare ma sono stato chiamato due anni fa a partecipare ad una rassegna musicale d’autore. E’stata una bella esperienza, evidentemente è scattato qualcosa che mi ha fatto pensare di lavorare ad un nuovo album. Ho chiamato un produttore e gli ho detto…ma se io ti proponessi una serie di nuovi brani ? Così è nato l’album Volando. Diciamo che è stato tutto naturale….ma in fondo non era previsto.” Lei è un cantautore raffinato e coerente. Come si trova nell’era musicale del rap, del trap, dell’hip pop ? “Semplicemente…non mi trovo. Sono stato e sono in un mio binario tutto personale e lontano dalle logiche commerciali. Non posso pensare infatti che le mie canzoni possano passare alla radio. Ma va bene così. Io credo che ognuno debba fare quello che sa fare. Io so scrivere canzoni come ho imparato a fare quarant’anni’anni. E questo faccio. Altri fanno altro. La sua carriera è costellata di grandi incontri. Quali sono stati i più importanti ? “Tutti sono stati incontri importanti. Ho avuto la fortuna di incontrare artisti e colleghi importanti. A partire da Francesco De Gregori che mi ha portato giovanissimo al Folk Studio. E’cominciato lì il mio percorso. E poi Lucio Dalla che è stato il mio produttore. Ron; con lui abbiamo scritto diverse canzoni insieme. Sono tante le persone che hanno lasciato un segno nella mia vita. E poi Claudio Baglioni con cui abbiamo fatto un tour di tre mesi. Dai grandi professionisti si ha solo da imparare”

Che ricordi ha del Folk Studio ? “Dei bellissimi ricordi. E’stato un periodo molto bello. Era uno spazio aperto a tutti. Bastava mettersi in lista…e poi ti ritrovavi su un palco a proporre le tue canzoni. Se avevi subito un piccolo successo potevi tornare. Io grazie a Dio sono stato accolto bene fin dall’inizio. Era molto piacevole andarci. E anche in altre città come Torino o Bologna c’erano spazi simili. Erano spazi importanti perché non venivi rifiutato prima di essere ascoltato. Era una occasione che veniva data a tutti. In quegli anni si faceva musica per il solo piacere di farla. Oggi mi pare si faccia musica per diventare famosi o fare soldi. Noi facevamo musica per divertirsi. Poi a qualcuno è anche capitato di diventare ricco e famoso. Ma per noi non era la priorità”.

Nel suo ultimo album, nel brano “Piovoso” lei parla di un mondo dispettoso. Le chiedo se anche il mondo della musica lo è o lo è stato. “A me non è mai capitato. Non ho mai vissuto o visto dispetti o sgambetti. Credo che appartenessero piuttosto ad altri ambienti dello spettacolo . Da quando ho cominciato io non ho visto niente di dispettoso e neppure subito. Neanche tra i miei amici importanti. Forse perché sono passato sempre “al lato”di queste cose o forse perché non sono mai stato così importante da essere bersaglio di dispetti “

Ultima domanda: qual è la musica che le piace ?

“Non ho un tipo di musica in particolare. Mi piace tutto quello che mi emozione. E può essere una bella canzone di un cantautore o anche una bella voce come la Pausini. Non ho mai avuto pregiudizi nella musica. Magari in quest’ultimo periodo non ho sentito cose particolarmente interessanti, neppure all’ultimo festival di Sanremo. Ma mi possono piacere anche solo dei brani orecchiabili che mi capita di ascoltare in macchina”

Non rimane altro che dire….ben tornato Renzo Zenobi. Speriamo che ci sia un seguito a questo ritorno. “Non credo. La vedo dura. Ma nella vita….mai dire mai”