Profumo di Oscar, due nomination per le stoffe pratesi

"Victoria e Abdul" e "La bella e la bestia": in lizza per i migliori costumi le stoffe della ditta pratese Ob Stock

L’attrice Judi Dench in una scena di «Victoria and Abdul»: nomination per i migliori costumi

L’attrice Judi Dench in una scena di «Victoria and Abdul»: nomination per i migliori costumi

Prato, 26 gennaio 2018 - Hollywood ha annunciato le nomination per il premio Oscar che sarà assegnato il prossimo 4 marzo. E anche in questa edizione non mancano le belle sorprese che arrivano direttamente dall’Ob Stock, il magazzino di stoffe più amato dal cinema che ha sede in via San Giusto. Com’è giusto che sia, i titolari Orlandini e Bernocchi insieme a tutto lo staff, non nascondono l’entusiasmo per la doppia nomination nella categoria «migliori costumi». Fra i cinque titoli prescelti dall’Academy Awars, ben due vantano le stoffe dell’Ob Stock: La bella e la bestia e Victoria e Abdul. Due film diversi per stile e budget che comunque hanno stregato milioni di spettatori in tutto il mondo.

"La costumista di La bella e la bestia è Jacqueline Durran con cui collaboriamo da tempo", ricordano all’Ob Stock. "Molti sono i film curati da lei a cui abbiamo partecipato", aggiungono. Stoffe scelte tra gli scaffali dell’azienda pratese, per realizzare gli abiti del film che nella scorsa stagione ha battuto tutti i record d’incassi. La versione live de "La bella e la bestia" propone ancora una volta la tenera storia d’amore tra i due personaggi interpretati da Emma Watson e Dan Stevens. Per la costumista Durran addirittura una seconda nomination con il film del momento, L’ora più buia, che rilegge la controversa figura del primo ministro inglese Winston Churchill nei giorni difficili della seconda guerra mondiale. E c’è da giurare che qualche metratura di sfoffa pratese sia «scappata» anche per i costumi del film storico.

Altre stoffe pregiate scelte invece per Victoria e Abdul, il discreto film diretto da Stephen Frears che racconta dell’amicizia tra la regina Vittoria interpretata da una strepitosa Judi Dench e il giovane Abdul Karim, impiegato della prigione di Agra, scelto e inviato in Gran Bretagna in occasione del Giubileo d’oro.

Chissà se una di queste due nomination si trasformerà nella statuetta dello zio Oscar, proprio come è successo spesso nei lunghi anni di collaborazione tra la celebre azienda pratese e il mondo del cinema internazionale. Recentemente per Grand Budapest Hotel grazie ai costumi realizzati da Milena Canonero, oppure in tempi più lontani per Il gladiatore, grazie al talento della costumista Janty Yates e «Shakespeare in love» con gli abiti disegnati da Sandy Powell. Tutti i più grandi costumisti del cinema sono passati almeno una volta dal magazzino di via San Giusto. Dai premi Oscar italiani come Gabriella Pescucci e Franca Squarciapino, ai grandi nomi di Hollywood. E probabilmente la più assidua frequentatrice della Ob Stock è Penny Rose, braccio destro di tanti registi importanti come Brian De Palma e Alan Parker. Intanto Orlandini e Bernocchi guardano al futuro, collaborando a film attesissimi come Mulan e Aladdin della Walt Disney.